Le Fiamme Gialle bloccate dal Senato

In queste ore fanno discutere in Giunta delle immunità del Senato le modalità con cui i finanzieri hanno cercato di reperire la documentazione della Margherita sul caso Lusi, presentandosi presso la sede della Bnl al Senato, dove sono state bloccate dalla vigilanza perché prive dell’autorizzazione della presidenza di Palazzo Madama per accedere agli ambienti, protetti dalle guarentigie parlamentari.

Sarebbe stato proprio il presidente del Senato, Renato Schifani, a stoppare le Fiamme Gialle attraverso il personale addetto alla sicurezza. In base al regolamento (che dispone l’autorizzazione da parte del presidente per iniziative giudiziarie a Palazzo Madama), Schifani ha interessato della vicenda la Giunta per le immunità, chiedendo un parere in merito perché non esistono precedenti.

Il presidente della Giunta, Marco Follini, ha confermato che a Palazzo Madama non sono pervenute richieste di autorizzazione da parte della Procura di Roma. “Risponderò a Schifani – ha assicurato Follini – e, se e quando ci saranno documentazioni, la giunta si esprimerà tempestivamente” e “in maniera da garantire la massima trasparenza”. Sempre ai sensi del regolamento, la Giunta non si esprime su casi teorici, ma, come ha spiegato il dipietrista Luigi Ligotti, sui “casi specifici e a fronte di documentazione. Su cosa ci dobbiamo esprime se non abbiamo alcun documento?”. Secondo il senatore del Pd Felice Casson, invece, la discussione in Giunta non è necessaria, perché non c’è stata “alcuna violazione costituzionale”: la Costituzione “tutela la corrispondenza”, non la documentazione bancaria”. Ma anche per Casson resta il dubbio sulle modalità dell’indagine. “Potevano andare direttamente nella sede centrale della Bnl, senza fare la scena qui al Senato”.