In aula la mamma di Sara Scazzi

Concetta Serrano Spagnolo, mamma di Sara Scazzi, oggi deporrà come teste al processo dinanzi alla Corte di assise di Taranto per l’omicidio della figlioletta quindicenne, strangolata il 26 agosto 2010.

Sarà una deposizione lunga, hanno già preannunciato nella scorsa udienza i pubblici ministeri. Mamma Concetta dovrà ripercorrere in aula non solo gli ultimi momenti di vita di Sara, fino a quando uscì da casa nel primo pomeriggio per recarsi a casa della cugina Sabrina con la quale sarebbe dovuta andare al mare, ma anche ricordare le frequentazioni della figlia quindicenne in casa Misseri e la lunga attesa di 42 giorni prima di scoprire la presunta verità, quando il cognato Michele Misseri fece ritrovare i resti di Sara in un pozzo in contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana (TA), accusandosi del delitto.

Non ci sarà solo Concetta Serrano sul banco dei testimoni. La Procura ha citato anche Claudio Scazzi, il fratello di Sara, la ex badante romena di casa Scazzi, Maria Ecaterina Pantir, e tre persone che quel pomeriggio del 26 agosto 2010 avrebbero visto Sarah camminare in direzione di casa Misseri: Salvatora Minò, Fedele Giangrande e Giuseppina Nardelli. In particolare, a Claudio Scazzi verrà chiesto di chiarire le circostanze attraverso le quali venne a sapere che tra Ivano Russo e Sabrina Misseri c’era stato un rapporto sessuale, circostanza diventata quasi di dominio pubblico nella comitiva dei due giovani e che infastidì non poco Ivano.

Il nome di Maria Ecaterina Pantir venne fatto invece proprio da Sabrina tra quelli dei quali sospettare per un presunto rapimento di Sara, circostanza che non ha mai trovato riscontro nelle indagini. Per questo motivo, nel processo, Sabrina è imputata anche di calunnia nei confronti della ex badante romena, che a sua volta si è costituita parte civile.