La neve non può essere solo considerata calamità

Un Inizio di Febbraio Freddo. Arriva il Burian dalla Siberia: neve e gelo anche in Calabria. “La Neve è Bella, ma è meglio che arrivi la Primavera”! Sono le parole del Santo Padre, pronunciate domenica scorsa ai fedeli infreddoliti, giunti in una Piazza S. Pietro pressoché coperta da lastroni di ghiaccio.

Nel caos di una Roma quasi paralizzata da neve e ghiaccio, sono fioccate anche le polemiche, che non si sono ancora spente, tra il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli ed il Sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. Polemiche pesanti che hanno interessato anche le alte sfere dello Stato, con un rimpallo di responsabilità che il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha tentato di chiarire, non perdendo tempo nell’affermare che “sono i sindaci i principali responsabili in materia di Protezione civile e che tra istituzioni locali e quelle dello Stato è fondamentale il rapporto collaborativo in casi di emergenza”.

La neve (che in rinomate località pre-alpine e alpine è sicuramente una risorsa di non poco conto e fonte di benessere socio-economico), è sempre più considerata, nella stragrande maggioranza dei casi, come una vera e propria calamità, una fonte di problemi di natura organizzativa e di gestione delle attività comunitarie per quelle realtà dove l’evento naturale si verifica. Nonostante le diverse possibilità strumentali e d’intervento operativo, che oggi sono a disposizione degli Enti Locali e della stessa Protezione civile, che molto difettavano,invece, negli anni decorsi e quando le nevicate erano di certo più frequenti ed abbondanti.

Forse, come avveniva ai nostri tempi, a gioire sono solo i ragazzi che, a scuole chiuse, si riversano sulle strade a rotolare palloni ed a costruire i goffi pupazzi di neve! Ma, con tanta solitudine, incertezza e tristezza che aleggia in giro, solo l’innocenza, l’entusiasmo e la purezza d’animo di questi nostri figli, ci può dare ristoro, alimentare armonia e speranza.

Restiamo allo Stivale, alle prese col freddo e ad un Paese messo in ginocchio da un evento climatico che, per l’intreccio di varie congetture (media – televisivi – compresi) è da qualche tempo presentato e gestito come una vera e propria catastrofe ambientale,una sorta di cataclisma bianco. La reale situazione è questa. Nel mentre una larghissima parte dell’Italia del Nord-Est è ancora alle prese con gelo e neve, il maltempo s’è spostato, progressivamente al Centro-Sud.

Uno dei settori produttivi più colpiti, secondo le stime delle organizzazioni di settore, è quello agricolo, colpito nelle due principali direttrici: la difficile situazione dei campi e quella della distribuzione, a causa delle oggettive difficoltà di trasporto.

L’Italia come un lembo di Siberia? Non è azzardato affermarlo, dal momento che freddo gelido, nevischio, nevicate sparse, di diversa entità, ma anche nebbia, hanno interessato buona parte della Penisola e che,adesso, ha investito la Calabria, dove soprattutto sulle alture è ricaduta la candida coltre bianca.

Sugli altipiani, almeno, ripartiranno le attività sciistiche ed a pieno regime funzioneranno le ovovie di Camigliatello silano, gli impianti sciistici di Lorica e di Gambarie d’Aspromonte.

Si può affermare, pertanto, che il conto alla rovescia per l’arrivo del cosiddetto Burian, il vento gelido, di origine siberiana, è ormai scaduto. Ogni momento, a partire dalle prossime ore, secondo le ultime previsioni meteo, l’inverno inclemente farà sentire il suo influsso in termini di precipitazioni nevose e abbassamento drastico delle temperature, in un ampio areale che va dal Pollino allo Stretto.

In questa settimana, come confermano dal Centro funzionale multirischi dell’Arpacal-Regione Calabria, la neve imbiancherà non solo i rilievi della regione ma anche le zone interne collinari intorno ai 400 metri sul livello del mare.

“In molte zone della regione – informa l’ingegnere Salvatore Arcuri – ci sono state piogge intense ed anche nebbia, mentre da sabato scorso si parlava di nevicate a quote sui 400-500 metri. Non sono escluse, però, precipitazioni nevose anche a quote più basse, a macchia di leopardo,come effetto dello spostamento verso sud della perturbazione che sta interessando in queste ore l’area centrale del Paese dopo avere riguardato diverse regioni del nord. Sempre da stasera è prevista neve sulla A3 Salerno-Reggio Calabria nella zona del valico di Campotenese”.

E proprio sull’autostrada sono pronti a intervenire, assicurano dall’Anas, uomini e mezzi spargisale e spazzaneve come previsto dal Piano attivo da novembre e sottoscritto da prefetture e Polstrada con la condivisione degli enti locali interessati.

Anche sulla rete ordinaria, in particolare sulla statale Silana Crotonese e sulle arterie dell’interno, l’azienda ha dislocate 11 postazioni operative, con depositi di sale, dove ci sono delle squadre di pronto intervento h24.

In contatto stretto con la struttura Arpacal che si occupa di elaborare le previsioni meteo nella regione c’è la Protezione civile regionale che ha il suo cuore pulsante a Germaneto di Catanzaro.

“La nostra sala operativa – spiega il dirigente Salvatore Mazzeo – è operativa 24 ore su 24 e costantemente si occupa di evidenziare le zone a maggiore rischio comunicando gli allerta meteo ai sindaci e preallertando le associazioni di volontariato diffuse sul territorio. Anche in questa circostanza dinanzi alle previsioni che parlano di nevicate a quote basse siamo attivati sia a livello centrale che delle unità operative provinciali”.

“La “macchina” è in moto – prosegue Mazzeo – e certamente é sempre migliorabile tenuto conto che si lavora su previsioni che, in quanto tali, sono modificabili. In ogni caso riteniamo che sia sempre meglio attrezzarsi per tempo piuttosto che sottovalutare situazioni di possibile rischio”.

La caduta verticale delle temperature, che dovrebbe caratterizzare la fase di maltempo, è tenuta d’occhio anche dalle Ferrovie dello Stato. Le maggiori attenzioni sono riservate alla stazione di Cosenza dove, in passato, si sono verificate situazioni di difficoltà dovute al gelo dei binari. “Fino ad ora – spiegano dalla società – non si sono evidenziati casi del genere ma siamo pronti ad intervenire”.

Esiste comunque, assicurano le Fs, un Piano neve con squadre di pronto intervento in grado di fronteggiare situazioni critiche che si dovessero presentare in tutta la regione.

In caso di abbondanti nevicate, non si potranno più raggiungere i centri pre-silani e silani con le littorine delle Ferrovie della Calabria, né con lo storico e romantico trenino, per la soppressione di questi servizi fondamentali, avvenuta già da qualche tempo, su tutta la tratta ferrata da Cosenza a S. Giovanni in Fiore ed altre destinazioni, sempre da Cosenza per Catanzaro.