Crotone, nel Pdl provinciale iniziata la partita per il nuovo segretario

L’on. Salvatore Pacenza in pole-position per la segreteria. A suo favore l’attività politica amministrativa svolta fino ad ora. Consigliere regionale nella passata legislatura, rieletto nell’attuale, potrebbe essere il prossimo segretario provinciale del PdL stando al gradimento che gode nell’ambiente del suo partito e nell’intera coalizione del centrodestra. Politico dinamico nelle Istituzioni con continui interventi a favore del territorio crotonese. Impegnato su diversi fronti per risolvere i problemi che attualmente stanno penalizzando i cittadini dell’intera provincia: trasporti, sanità. Da medico che prestava la sua opera presso la struttura Asp di Crotone è sempre a contatto con i centotrenta lavoratori precari per una soluzione al loro precariato.

Promotore, insieme ad altri consiglieri regionali della provincia di Crotone, dell’istituzione dell’enoteca regionale presso Cirò.

Quando non è impegnato a Reggio Calabria per motivi istituzionali s’incontra con i cittadini presso la sua segreteria politica per conoscere, ed eventualmente risolvere, i loro problemi. Nel PdL è arrivato tramite il movimento politico “Popolari Europei” che faceva capo all’on. Giuseppe Galati. Tale movimento nella provincia di Crotone è stato organizzato da Pacenza raccogliendo un buon successo alle elezioni provinciali del 2009 eleggendo un consigliere.

Come candidato a prossimo segretario del PdL provinciale, l’onorevole Salvatore Pacenza dovrà sconfiggere la concorrenza di altri candidati. Il più temibile sembra essere l’attuale presidente della provincia di Crotone, Stanslao Zurlo. Sul nome di quest’ultimo c’è la “benedizione” del Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, e della vice presidente Antonella Stasi. Tale sponsorizzazione lascia intravedere la volontà di Scopelliti di “occupare” gran parte della Calabria con suoi uomini. Tant’è che anche a Catanzaro Scopelliti vorrebbe segretaria del PdL Wanda Ferro, pure lei presidente provinciale. Un’operazione che sembra essere anche una collocazione politica dei due in previsione di una possibile eliminazione delle province. Una partita, quindi, abbastanza agguerrita, come si può facilmente immaginare, ma con il risultato finale che non si dovrebbe discostare dalle previsioni.