Confagricoltura Bergamo sostiene il progetto di Castel Cerreto

Confagricoltura Bergamo scende in campo a supporto del progetto di rilancio produttivo della frazione di Castel Cerreto, in quel di Treviglio, offrendo la disponibilità dei propri tecnici in vista dell’elaborazione di un piano di valorizzazione dei terreni agricoli che insistono intorno all’antico borgo.

L’idea, lo ricordiamo, è stata lanciata tempo dalla fondazione “Istituti Educativi” di Bergamo, proprietaria dei terreni, e sostenuto dall’amministrazione provinciale, al fine di dare all’area una destinazione sempre di carattere agricolo, ma se possibile di maggior pregio e orientata ad un tipo di agricoltura moderna e multifunzionale.

“Il progetto, che è ancora in fase di studio – spiega Aldo Marcassoli, direttore di Confagricoltura Bergamo – potrebbe contemplare azioni da ricomprendere in un ampio ventaglio di opportunità: dalla valorizzazione agro-ambientale del territorio alla ristrutturazione delle filiere agricole presenti al fine di ottenere prodotti da commercializzare con un marchio comune”.

Le produzioni presenti rientrano nei principali comparti dell’agricoltura di pianura, vale a dire latte e derivati, carne bovina e suina, seminativi e farine alimentari, orticoltura e frutticoltura. “Per realizzare un progetto con ricadute concrete sul territorio – continua Marcassoli – si dovrà innanzitutto quantificare con precisione l’offerta di prodotto delle imprese attive nell’areale considerato e individuare gli attuali canali commerciali delle aziende. Questo è ovviamente solo un punto di partenza, una base conoscitiva da cui prendere le mosse per poi sviluppare ipotesi produttive capaci di sfruttare al meglio le potenzialità dei terreni che concorrono a formare la proprietà degli Istituti Educativi”.

Tra le ipotesi sul tavolo di discussione rientra anche quella di sviluppare iniziative collegate al settore delle agroenergie e dell’agricoltura sostenibile. “L’impegno a favore dell’ambiente è sicuramente tra le nostre priorità – afferma Renato Giavazzi, presidente provinciale e regionale di Confagricoltura -. Per quanto riguarda però il piano nel suo complesso riteniamo che sarebbe auspicabile un’azione concertata tra imprese, associazioni ed enti pubblici. Si tratta di un’operazione che, di fatto, riguarderebbe la destinazione di qualche centinaio di ettari di terreno di pianura di assoluto pregio e che merita ogni attenzione e necessita di un sostegno ad ampio raggio da parte di tutti gli attori potenzialmente interessati. Da parte sua Confagricoltura Bergamo metterà la propria professionalità a disposizione degli imprenditori agricoli della zona e delle amministrazioni pubbliche intenzionate a promuovere il progetto”.