A Trieste palazzo Carciotti storia di un disastro annunciato

“Ora ci verranno a spiegare che è colpa delle bora, ma tutti sanno che Palazzo Carcitotti è in condizioni pessime da anni e nessuno è voluto intervenire per i soliti veti incrociati e i diktat di casta dei soliti Camber”. “Era il 2008 – afferma il Capogruppo in Consiglio comunale di Un’Altra Trieste, Franco Bandelli – quando da Assessore ai Lavori Pubblici feci iscrivere a Bilancio 800.000 per la messa in sicurezza e il rifacimento del tetto di Palazzo Carciotti”.

 “Tutti coloro che vi lavoravano – continua Bandelli – sapevano dell’acqua che penetrava dal tetto e e delle travi marce, eppure nessuno è intervenuto nonostante oltre ai fondi già stanziati, all’inserimento nel paino triennale delle opere, vi fosse anche il progetto”.

“Credo che nessuno potrà dimenticare – ancora Bandelli – i vari soloni intenti a spiegarci che il futuro fosse il silos e che Palazzo Carciotti fosse ormai una parentesi chiusa, ed oggi eccoci qua, con un pezzo della nostra architettura in balìa della bora e la città bloccata per colpa del dilettantismo di questa Giunta”.

“Anziché bloccare le rive – spiega Bandelli – e chiudere il traffico fino a Via Mercato Vecchio, avrebbero potuto studiare un by pass nell’anello esterno alle rive che parte dalla Capitaneria di Porto, lasciare aperta Corso Italia e aprire al traffico veicolare via Mazzini per far defluire il traffico”.

“Ciò che più preoccupa – ha evidenziato l’ex Assessore ai Lavori Pubblici – è che se i Vigili del Fuoco hanno optato per questa scelta esiste un pericolo reale che non si risolverà certo in due giorni”.

“Se questo è il modo di gestire le emergenze – prosegue Bandelli –non oso immaginare cosa potrebbe accadere se sabato dovessero arrivare ulteriori e più pesanti nevicate”.

“La verità – conclude Bandelli – è che la Giunta Cosolini alla prima emergenza si è mostrata improvvisata. Adesso forse capiranno che devono mettere mano con urgenza alla messa in sicurezza di Palazzo Carciotti. Solo Bucci era riuscito a fare peggio – conclude Bandelli – ma quella volta almeno ci furono 20 cm di neve a giustificare in parte il blocco della città”.