Repressione di de Magistris sulla movida napoletana

Contrastare tutto e tutto, da Milano a Napoli, da Cortina e Roma. Aumentare le tasse. Togliere il lavoro. Alimentare la disoccupazione e favorire i licenziamenti. Tassare. Punire. Vendere tutto e tutti. E’ questo il clima “pesante” dell’Italia di Mario Monti. E neanche il capoluogo partenopeo è esente. Nella notte d’apertura della movida napoletana è scattato il blitz della Municipale.

Sigilli ad una discoteca di via Vito Fornari e un ristorante-pub di via Sannazzaro, entrambi nel quartiere Chiaia. Secondo un comunicato ufficiale del Corpo, gli agenti della Municipale, al comando del tenente Gaetano Frattini, entrati nel locale di via Fornari per verificare il possesso delle licenze e il rispetto delle norme di sicurezza, hanno riscontrato la presenza di circa 500 persone a fronte di una autorizzazione per 300. La discoteca è stata sgomberata e chiusa con apposizione di sigilli; denunciato il titolare.

L’altro gestore sanzionato è il titolare di un risto-pub, denunciato per abuso edilizio in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e per mancanza di autorizzazione alla diffusione della musica. Gli agenti hanno, infatti, accertato che su un’area di 40 metri quadrati, esterna al locale, era stata realizzata una struttura abusiva con profilati in alluminio e vetro e, al suo interno, era stato aperto un bar. L’intera costruzione abusiva è stata sottoposta a sequestro con apposizione di sigilli, mentre l’attività svolta dal ristorante continua regolarmente.

Nel corso della medesima operazione sono stati verbalizzati e denunciati anche 18 parcheggiatori abusivi, sorpresi a lavorare all’esterno dei locali, ed elevati oltre 150 verbali per sosta vietata. Funzionerà? Questo clima di “terrore” porterà giovamento?

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