Sgarbi pretende di saltare la fila all’imbarco

“Rrifiuta di fare la fila in aeroporto e pretende di passare per varchi speciali non avendo alcun titolo”. Ad accendere i riflettori su “un’angheria intollerabile” che vede protagonista Vittorio Sgarbi e gli uomini della sua scorta è il sindacato di polizia Silp Cgil che si è mosso a seguito di numerose segnalazioni arrivate da colleghi “vittime” di “ripetuti comportamenti scorretti e di insulti gratuiti”.

A far traboccare il vaso è stato l’ultimo passaggio dell’ex sottosegretario al Leonardo da Vinci. “Qualche giorno fa  –  ha raccontato il segretario provinciale del Silp Cgil Gianni Ciotti – Vittorio Sgarbi ha rifiutato, come i colleghi mi riferiscono fare abitualmente ogni volta che deve imbarcarsi su un volo da Fiumicino, di fare la fila come tutti gli altri passeggeri, asserendo che aveva diritto a passare per il posto di polizia come tutti i parlamentari che hanno la scorta”. Di fronte al rifiuto degli agenti della polizia di frontiera, sempre secondo la denuncia del Silp Cgil, di farlo passare per una corsia preferenziale, Sgarbi prima si sarebbe “esibito in uno dei suoi soliti show, prendendo a male parole i poliziotti e dandogli degli incompetenti”, poi a seguito di una telefonata (qualcuno sostiene di averlo visto impugnare il cellulare) avrebbe sorpassato l’ostacolo facendosi inserire nella lista del Cerimoniale di Stato, da cui passano capi di stato e personalità internazionali.

“La situazione, così come prospettata dai colleghi  –  incalza Ciotti  –  è davvero di cattivo gusto per il Paese e non fa che allontanare la gente comune dai cosiddetti vip. Ma oltre a queste considerazioni c’è proprio un problema di violazione delle leggi della sicurezza. Un comportamento del genere rende poco operativo il servizio, importantissimo, della sicurezza al Leonardo da Vinci. Se tutti i vip pretendessero di passare senza controlli, diventerebbe ingestibile l’intero sistema di sicurezza”.

Totalmente diversa la versione di Vittorio Sgarbi. “Quello che le hanno raccontato è una bugia assoluta. Qualche giorno fa sono partito per Mosca e sono passato per il Cerimoniale. Non ho chiesto niente a nessuno, nessun favore, niente nella maniera più assoluta. Il casino l’hanno fatto loro non consentendo a un uomo della mia scorta di passare”. La polizia sostiene che chi accompagna Sgarbi è vigilanza privata, il sindaco sostiene invece che si tratta di finanzieri. Prosegue Sgarbi. “Sono sindaco di un paese pieno di mafia e ho diritto alla scorta. Due uomini della Guardia di Finanza sono sempre con me, ho ricevuto minacce pesanti”. Quanto ai suoi comportamenti sopra le righe per non fare la fila? “Guardi le ripeto, sono tutte bugie. Chiami la Prefettura di Trapani che le confermerà che io sono scortato, quindi qualcuno ha interpretato in modo sbagliato il tutto”. Il Prefetto di Trapani, interpellato sulla questione, non accetta “di dare queste informazioni per telefono”. E i dirigenti della Polaria sull’argomento hanno le bocche cucite.