Impazza a Napoli il fenomeno Cheerleader

Ore ed ore di allenamenti quotidiani e poi il sostegno alla squadra quando gioca in casa. Le cowgirls di Dallas sono il sogno di ogni cheerleader e Napoli non si sottrae a questa regola. Solo che invece di tifare per i Cowboys la squadra del cuore all’ombra del Vesuvio è quella dei Briganti che comincerà il campionato di A2 nel prossimo mese di marzo.

Ma oggi è tempo di tryout, vale a dire la leva tanto per i giocatori, quanto per le prime tifose dei ragazzi partenopei. Su Fb la pagina che raccoglie le loro gesta: Briganti Napoli Cheerleaders. Chiara Ungaro è il capitano di questa formazione agguerrita e sorridente. Bella, bionda, organizzatrice di eventi, fidanzata di un giocatore, caratteristica che accomuna un po’ tutte le ragazze “perché in fondo – sorride la numero uno del tifo partenopeo – siamo anche un po’ un’agenzia matrimoniale”.

“Abbiamo fatto un vero e proprio scouting cercando nelle scuole e nelle associazioni. C’era chi proveniva dalla danza moderna, chi dalla classica, chi dalla ginnastica artistica, chi non aveva fatto nulla ma voleva solo divertirsi. Alla fine eravamo una quindicina”. Nessuna richiesta particolare. Solo voglia di stare insieme, ma in campo organizzazione, non confusione. “La prima cosa che mi chiedono sono i costumi, poi i pon pon che hanno sempre il loro fascino. Io pretendo che conoscano le regole del football e ci sottoponiamo a sedute di atletica, stretching, guardiamo video, studiamo le coreografie, proviamo i passi. Il tutto con la massima applicazione”.

Non solo Chiara Ungaro, anche Antonella Tozzi e Marzia Buonpane che hanno condiviso, e condivideranno, l’organizzazione di questa pattuglia di fedelissime. Nel prossimo mese di maggio dovrebbe arrivare a Napoli, assieme alla squadra dell’Adrian College dell’Ohio, in uno scambio tra i Briganti e l’università statunitense, anche una cheerleader americana per una lezione pratica.

“Il nostro obiettivo è quello di divertirci. Ognuno mette in campo ciò che sa e poi lo traduciamo nelle partite. E un giorno, chissà, potremmo vedere Dallas-Briganti al San Paolo e confrontarci con le cheerleader più brave del mondo”.