A Chieti il centro destra ha doppiamente fallito

“Per FLI viene prima il patto stretto con gli elettori poi il vincolo elettorale. Il primo fallimento di questa maggioranza è sotto gli occhi di tutti, dopo ormai quasi due anni dall’insediamento questa maggioranza non ha prodotto nulla in termini di programmazione su obiettivi fondamentali per lo sviluppo economico della nostra città.

Penso allo sviluppo del commercio e delle attività produttive dove non si ha un obiettivo chiaro e dove facendosi un giro nelle vie del centro storico come nelle due parallele viarie cardini della parte bassa (Via B. Croce e via Pescara) non si vedono altro che locali chiusi e in cerca di locazione. Il prezzo che si stà pagando è quello di avere una città che rischia di rimanere esclusa dal processo di modernizazione su cui non può permettersi di perdere altro tempo a rischio di essere schiacciata da territori limitrofi ad alto tasso di sviluppo (penso all’area di San Giovanni Teatino). Non si è creata neanche un azione per la crescita e per cercare di incentivare il commercio in città, come non si è ancora fatto nulla per programmare gli obiettivi da raggiungere su settori qualificanti quali cultura e urbanistica.

Il secondo fallimento lo attribuiamo alle profonde lacerazioni interne di questa maggioranza e alla incapacità di tenerla insieme. Questo è così evidente a causa dell’assenza di una reale attività amministrativa ed è messo in luce dalle profonde ferite e lacerazioni interne che hanno sfogo nella litigiosità delle sedute di consiglio . Come volevasi dimostrare la verifica tanto attesa non ha prodotto nulla, ritengo che anche l’udc forza moderata all’interno della coalizione dovrebbe prendere atto di questo fallimento e mettere da parte il vincolo elettorale a favore del rispetto della regola più importante il patto stretto con i cittadini sul buon governo della città”.

E’ quanto scrive in una nota stampa Alessandro Carbone, coordinatore provinciale FLI Chieti.