Usata la forza per liberare la Puglia dai Tir

Mano pesante dei Prefetti pugliesi che hanno deciso di usare il pugno di ferro contro la rivolta dei camionisti. Hanno ordinato lo sgombero dei tir e sulle strade si sono registrati parecchi incidenti, arresti e fermi. I mezzi pesanti sono stati tolti dalle principali arterie stradali e spostati nelle zone industriali.

In Salento uno dei primi episodi gravi sulla statale 613 direzione Sud, a pochi chilometri dall’ingresso di Lecce. Da un paio di giorni ci sono fermi una ventina di mezzi pesanti divisi sulle due carreggiate. In mattinata un furgoncino delle tenute di Al Bano Carrisi ha travolto uno dei manifestanti trascinandolo per terra e procurandogli diverse contusioni. L’autista non si sarebbe fermato neppure per un momento, come invece richiedevano gli organizzatori della protesta. I camionisti che scioperano chiedono ai furgoncini di fermarsi almeno mezz’ora in segno di solidarietà. Cosa che però non avrebbe fatto l’autista del mezzo di Al Bano, che è ripartito travolgendo un collega, urtandolo con lo specchietto esterno. Almeno secondo quanto avrebbero raccontato alcuni testimoni. L’autotrasportatore se l’è cavata con qualche contusione ed è tornato a casa dopo gli accertamenti in ospedale. Al Bano sarebbe subito stato informato dell’accaduto e avrebbe chiesto spiegazioni al dipendente.

Intanto, sono stati rimossi i blocchi che i conducenti dei tir avevano messo in atto davanti alla raffineria Eni di Taranto per protestare contro i rincari di carburante. Gli agenti della Digos di Taranto hanno notificato agli autotrasportatori che da giorni sostavano dinanzi agli ingressi della raffineria Eni e dei depositi di Basile Petroli il provvedimento del Prefetto Claudio Sammartino che vieta la sosta dei veicoli nelle aeree antistanti e adiacenti gli impianti.

Rimossi anche i presidi degli autotrasportatori in provincia di Bari e di Foggia dopo le ordinanze dei prefetti. Nei provvedimento “con effetto immediato” e fino ad oggi, vengono vietati “assembramenti non autorizzati di automezzi lungo tutta la rete stradale e autostradale della provincia”.

E in Puglia il settore agroalimentare è tra i più colpiti dallo sciopero dei trasportatori. Le cooperative agricole e agroalimentari non riescono a far arrivare ai mercati i propri prodotti, con disagi ovviamente maggiori nel settore del fresco. Giorgio Mercuri, vicepresidente nazionale di Fedagri-Confcooperative, sottolinea che “la Puglia è tra le regioni italiane con maggior superficie orticola: broccoli, cavolfiori, carciofi, spinaci sono in questi giorni all’apice della produzione e la mancata vendita sta provocando perdita di prodotto”. Per Santo Ingrosso, presidente Fedagri-Confcooperative, “oltre al danno c’è la beffa: infatti la paralisi delle consegne sta permettendo a produttori esteri di sostituirsi al made in Italy e al made in Puglia”.