Ennesimo agguato a Bari vittima Giuseppe Petrone

Un uomo di trentotto anni è stato assassinato mercoledì sera al quartiere San Paolo, in via Miglionico, sotto la sua abitazione. Si è trattato della esecuzione di una condanna a morte. Gli assassini hanno agito con rapidità, precisione e ferocia. Non volevano spaventarlo, non volevano semplicemente ferirlo, volevano ammazzarlo e lo hanno fatto senza tradire la minima esitazione. Il sicario ha puntato l’arma verso il petto ed ha colpito il suo bersaglio per tre volte all’addome, al torace e alla testa. A quanto pare avrebbe premuto il grilletto almeno altre due volte, sono infatti cinque i bossoli trovati dalla polizia sulla scena del delitto.

Una telefonata alla sala operativa della Questura ha allertato gli investigatori che sono giunti sul posto insieme ai soccorritori del 118. La strada era buia e quasi deserta. Giuseppe Petrone è morto mentre veniva trasportato in ospedale. Negli ambienti della malavita del San Paolo, Petrone contava poco o nulla. Aveva avuto problemi con la giustizia ma roba vecchia, quasi finita nel dimenticatoio. Per questo gli investigatori stanno ora guardando ai suoi legami, alle sue frequentazione.

Tra le ipotesi al vaglio quella della vendetta trasversale ma è solo una delle congetture elaborate dai detective della Squadra Mobile che hanno preso in mano il caso. Almeno cinque i colpi di pistola calibro 7,65 esplosi da sicari, che probabilmente erano a bordo di una moto. Nessuno ha visto nulla, nessuno ha sentito. La vittima stava camminando a piedi quando ed è stata avvicinata dagli assassini che non gli hanno lasciato scampo. Un dramma che si è consumato in una manciata di secondi. Sotto la cenere covano gli ardori delle nuove generazioni di malavita, la criminalità del San Paolo da alcuni mesi è in fermento e lo confermano i numeri.  Lo scorso anno ci sono state diverse gambizzazioni e un agguato mortale. Nell’elenco delle aggressioni armate c’è anche una sparatoria nel mese febbraio, in via Piemonte che ha prodotto solo il danneggiamento di un’auto, una Fiat Punto. La tensione è salita mese dopo mese. Dal San Paolo a Japigia, passando per San Girolamo, Libertà, Bari Vecchia, Madonnella, Carbonara ed i comuni della cinta metropolina ad “alto tasso criminalità” sono in atto da tempo dei cambiamenti che stanno modificando gli equilibri instabili sui quali si reggono con grande difficoltà i rapporti tra soggetti legati alla malavita.