Forconi manifestano a Palermo, disposti alla morte

Così il leader dei Forconi, Mariano Ferro, nel corso della manifestazione a Palermo che, dice, conta già 10 mila persone. Secondo Trasportounito, al momento non ci sono blocchi sulla rete stradale.

E’ il giorno dell’invasione di Palermo, il giorno in cui agricoltori, autotrasportatori e pescatori attendono una risposta concreta da chi governa a livello nazionale e locale. Il movimento dei Forconi manifesta con un’iniziativa promossa “nell’attesa – si legge in una nota – dei risultati che scaturiranno dall’incontro che si terrà a Roma tra il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e il presidente del Consiglio Mario Monti”. Il corteo è partito alle ore 09:00 da piazza Croce dei Vespri e si dirige a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, dove si terrà un sit-in. Mariano Ferro, uno dei leader dei Forconi, spiega il senso della protesta. “Questa è una rivolta di popolo, dietro non c’è la politica. Anzi il movimento è proprio contro questa classe politica che ha tradito i siciliani, a cominciare dal presidente Lombardo che non ha mantenuto le promesse elettorali di autonomia. Per delegittimarlo parlano di mafiosi tra di noi e tirano in ballo la mia storia politica che è finita 11 anni fa. La verità è che hanno paura di tante persone per bene che sono stanche. Aspettiamo i risultati dell’incontro a Roma tra Lombardo e il premier Monti. Staremo in piazza fino a stasera e se non saranno presi provvedimenti seri per questo popolo che soffre siamo proseguiremo la lotta con più forza e determinazione”. I manifestanti hanno cartelli e imbracciano i forconi simbolo della protesta contro la crisi del settore. Alcuni gridano slogan contro il presidente degli industriali siciliani, Ivan Lo Bello, che aveva denunciato infiltrazioni mafiose durante i blocchi che per sei giorni hanno paralizzato la Sicilia. “Lo Bello mafioso”, urlano i Forconi provenienti da ogni parte della Sicilia. Sui social network , è stato lanciato un appello a vigilare anche contro le infiltrazioni mafiose ventilate nei giorni scorsi dalle associazioni dei commercianti e degli industriali.

“Attenzione agli infiltrati – scrivono i sostenitori su fb – state attenti, fotografate o filmate tutto quello che potrebbe apparire sospetto o che potrebbe pregiudicare la manifestazione. Denunciate subito alle forze dell’ordine”. Accanto ai forconi marcia il corteo degli “Studenti siciliani in lotta”, senza simboli politici per “ribadire la trasversalità della mobilitazione contro il caro-vita”. Duecento persone, in gran parte contadini, giunti con quattro pullman da Grammichele, paese originario del governatore Raffaele Lombardo, si sono uniti al corteo del movimento dei Forconi.   “Lombardo ci ha traditi – gridano i manifestanti – In questi anni non ha fatto nulla per il paese, ci ha ridotti alla fame. Siamo qui anche per colpa sua”. La delegazione mostra un cartello con scritto “Comitato Grammichele”. Una delegazione della Regione siciliana, guidata dal governatore Raffaele Lombardo oggi pomeriggio alle ore 19:00 sarà ricevuta a Palazzo Chigi, con il governatore anche il presidente dell’Assemblea regionale, Francesco Cascio, e quattro assessori della giunta regionale. “Affronteremo le questioni che sono state sollevate nei giorni della protesta – ha spiegato Lombardo – da Forza d’urto, dai Forconi, dall’Aias e da altre categorie che sono state ricevute dagli assessori. I temi sono sia quelli che riguardano il trasporto, sia le tematiche della pesca, così come le questioni che attengono all’agricoltura dove bisogna affrontare la concorrenza sleale e la competizione impari con i prodotti del nord Africa o della Turchia”. Lombardo è convinto che “alcuni provvedimenti vanno presi da noi: già abbiamo operato con la Serit e la Crias – aggiunge – e abbiamo avviato qualche iniziativa legislativa che deve cercare di frenare la proliferazione di strutture della grande distribuzione che non giovano né alla produzione né al medio e piccolo commercio che sono le dimensioni tipiche della nostra economia. Faremo il punto della situazione e sarà un discorso che non si chiuderà domani e che dovrà essere verificato giorno per giorno. Continuare a farci del male è non solo controproducente ma anche stupido e insopportabile”. A Roma anche una rappresentanza dei sindaci siciliani, a partire dalle ore 17:00 in Piazza Colonna. “Condividiamo alcune delle ragioni delle proteste di questi ultimi giorni e riteniamo che siano tanti i problemi che non hanno ancora trovato soluzione”, spiega Giacomo Scala, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani.

A Napoli la benzina è esaurita; ad Ercolano la Guardia di Finanza ha sequestrato un impianto che vendeva carburante a 1,999 euro. Una bisarca che trasportava una decina di auto è stata data alle fiamme stanotte in una piazzola di sosta vicino a Caianello in provincia di Caserta.