Celentano, continua il tira e molla su Sanremo

“Mazzi dica la verità sulle parole del dg, oppure non vengo”, tuona il cantante. Il riferimento è a quanto denunciato ieri sul sito del Clan, dove si diceva che da parte del dg Rai, Lorenza Lei, sarebbe stato espresso un veto alla partecipazione dell’artista alla prossima edizione del festival, al via il 14 febbraio. Una serata di precisazioni e rilanci, con Claudia Mori che ha detto: “Volevano controllare i testi e fare interruzioni pubblicitarie”.

“Caro Giammarco – si legge sul blog del Clan – pur non dimenticando l’impegno e il grosso “lavoro ai fianchi” che hai dovuto esercitare su di me per portarmi a Sanremo (e non da adesso, ma da anni) devo purtroppo darti un out out. Leggendo i giornali sulla situazione Sanremo, l’idea che più di tutti emerge, o perché i media non sanno esattamente come stanno le cose e quindi per non sbagliare danno più credito alle false smentite della Rai che non alla verità che il Clan ha espresso sul mio Blog, è che tra le righe prevale una sottolettura secondo la quale mi sarei inventato tutto in nome di una pubblicità di cui non solo da adesso, ma fin da quando ero un umile orologiaio, non me n’è mai fregato niente. Non disdegno la pubblicità e mi piace far casino sui giornali, ma solo se c’è un fondo di verità, altrimenti sarebbe un disgustoso e cattivo gioco sulla buona fede della gente”.

“Pertanto – continua il messaggio sul sito – sono costretto a dirti che io posso venire a Sanremo solo se tu dichiarerai alla stampa il contenuto dei messaggi che hai ricevuto dal simpatico direttore di RaiUno Mauro Mazza (non è un’ironia mi è simpatico veramente) con i quali ti faceva la radiocronaca di ciò che la Lei aveva sentenziato “Celentano è fuori da Sanremo”. Chiedendoti inoltre di cercare una alternativa alla mia partecipazione al Festival e come comunicare una simile cazzata”.

Il cantante, nel messaggio pubblicato sul suo blog, fa riferimento ad un aspetto emerso ieri come quello intorno al quale si era arenata la trattativa, ovvero il controllo editoriale su quel che l’artista avrebbe intenzione di dire nel suo intervento. “Oltre naturalmente, alla bozza del contratto ricevuta dalla Rai – si legge – il cui articolo 8 faceva riferimento al controllo dei testi e alle altre mail ricevute dall’avvocato della Rai, dove è evidente, per come le ha scritte, che preparava un carteggio ad hoc per giustificare la mia eliminazione dal Festival. Tutto questo, solo perché sono un tipo allegro che ha il viziaccio di pretendere una “certa libertà di parola”. Se tu non chiarirai come stanno le cose, io al Festival non verrò. Tu e Morandi siete due amici. Ma non posso fare altrimenti”.

Il messaggio si chiude con un p.s.: “Senza contare gli effimeri giochetti a cui si è prestato il giornale La Stampa secondo cui il mio cachet sarebbe di un milione e 200 euro. Bella figura che farà questo quotidiano quando si saprà ciò che realmente prenderei”. Dopo alcune ore, una nota da Viale Mazzini, con chiari intenti pacificatori, specifica che la Rai “era e resta fortemente interessata” all’apporto artistico di Adriano Celentano al Festival di Sanremo. Tanto è vero che “è in attesa di ricevere la bozza di contratto definitiva”.