La Concordia rischia di affondare, quasi nulle speranze di trovare sopravvissuti

Ad una settimana dalla sciagura del Giglio, oltre agli undici morti accertati, rimangono i dispersi di cui non si ha più notizia. A questo punto le aspettative di trovarli ancora in vita sono di fatto nulle, soprattutto perché la Costa Concordia si è mossa di nuovo e le ricerche dei dispersi sono state ancora una volta sospese. In mattinata è prevista una riunione delle forze operative per decidere il da farsi. Non è escluso che possa prendere corpo il progetto di imbracare lo scafo che verrebbe assicurato così agli scogli per evitare l’inabissamento.

“L’attività di ricerca – ha detto il portavoce dei vigili del fuoco Luca Cari – è stata sospesa perché a causa di un nuovo spostamento della Concordia sono venute a mancare le condizioni di sicurezza”. Finora sono stati recuperati undici corpo e ventiquattro persone risultano ancora disperse.

“Siamo appesi al filo delle condizioni meteo-climatiche – ha ribadito il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini – Siamo molto preoccupati. Se le condizioni dovessero cambiare potrebbe essere difficile realizzare il programma predisposto. Non sono per niente tranquillo; abbiamo tempi molto stretti. Stiamo con il fiato sospeso perché, qualora la nave dovesse spostarsi, subire dei danni, o i serbatoi dovessero rompersi, rischiamo veramente molto”.

Sul fronte dell’inchiesta l’attenzione è ora concentrata sulla presenza a bordo di Domnica Cermotan, la venticinquenne moldava che secondo alcuni testimoni ha cenato con il comandante Francesco Schettino e poi è salita in plancia con lui. Specifiche indagini vengono condotte sul timone della Costa Concordia per ricostruire la manovra verso il Giglio e l’impatto contro lo scoglio. A quanto pare, il timone fu completamente virato a dritta come se la nave, arrivando ad alta velocità, dovesse evitare l’ostacolo all’ultimo momento.