Quei camion sospetti da Crotone

Nei giorni scorsi, è apparsa, su un sito internet, la seguente notizia. “Ora spunta un convoglio di 80 camion che, nel 2009, si dirigeva verso i cantieri dell’autostrada Valdastico Sud. Un nuovo tassello che si aggiunge alla vicenda della fonderia (vale a dire, ad altri materiali di scarto provenienti dalle Acciaierie Beltrame, alle porte della città di Vicenza). Tutti questi materiali sarebbero stati sparsi nel sottofondo stradale della A31, denuncia fatta dal dilettante Marco Nosarini e da Medicina Democratica e sulla quale sta indagando la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Venezia.

Le ricerche di Nosarini fanno riferimento al periodo fra il 2009 e il 2010 e al lotto di Albettone. Ma il traffico dei camion era partito sin dal primo lotto. Fra agosto e settembre del 2009 è stato infatti intercettato dai vigili urbani il passaggio di circa 80 camion: passavano di sera, sulla strada che da Montebello porta ad Arzignano.

Qualcuno era stato multato per sovraccarico, poi erano ripartiti: non è infatti compito della polizia locale poter controllare il materiale contenuto nei bilici. Ripartivano, perciò, alla volta di Valdastico Sud, così affermavano gli stessi autisti e per la precisione scaricavano al primo lotto di Torri di Quartesolo.

Si tratta del tratto più avanzato della nuova autostrada che va dal casello di Longare e che sarà aperto alla circolazione nel giugno del 2012.

Quei camion provenivano da Crotone portando materiali di sottofondo stradale, come ricostruisce il comitato di tutela del territorio di Asigliano Veneto: “Carichi di materiali trasportati da Società di autotrasporti con sovraccarichi di materiali e targati Crotone e Napoli. Transitavano tranquilli, se non forse per qualche multa beccata per sovraccarico, mentre l’attualità parlava di ritrovamenti di rifiuti speciali affondati al largo della Calabria. (ma questi, sia detto per inciso –  n.d.r. –  non provenivano da Crotone; ma dal Nord Italia)”.

Quindi, non soltanto in varie zone della nostra città e nella sibaritide, è finito il materiale di risulta di Pertusola Sud; ma, addirittura, ha anche varcato gli angusti confini regionali, finendo finanche in qualche zona del Nord Italia.

Forse, e senza forse, chissà in quante altre parti della nostra nazione è andato a finire questo non tanto innocuo materiale di casa nostra depositato, poi, in modo ufficiale o meno.

Ed i nodi, una alla volta, purtroppo, stanno…ritornando al pettine!!!