Stranieri in cella nei loro paesi d’origine

Più del 50 per cento delle presenze carcerarie riguardano stranieri. “Andiamo a verificare, non è possibile, non hanno tassi criminogeni maggiori dei nostri. Non sapendo cosa fare, sono stati illusi, sono stati attratti in questo Paese ma non hanno trovato ciò che credevano e sono finiti nelle mani della criminalità e, alla fine, nelle nostre carceri”. Lo ha detto il senatore della Lega Nord, Sergio Divina, parlando in Aula del decreto svuota-carceri. Secondo Divina le politiche da attuare ”non solo soltanto quella della giustizia ma fare allo stesso tempo politiche che riguardino la regolazione dei flussi e l’effettività dei rimpatri, stipulando le relative convenzioni, di pertinenza del Ministro della Giustizia, con i Paesi di provenienza, affinché si possano scontare le pene nei Paesi di origine”.

”Sgraviamo le nostre carceri – ha concluso Divina – ma anche le casse del nostro non pingue bilancio statale”.