Bufera nel Pdl lombardo manette pronte per Ponzoni

Un nuovo terremoto per gli uomini di Silvio Berlusconi, La magistratura monzese ha emesso un provvedimento di arresto per l’ex assessore regionale pidiellino Massimo Ponzoni e altre quattro persone per bancarotta nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della società Pellicano.

Ponzoni, ora all’ufficio di presidenza della Regione Lombardia, si troverebbe all’estero per motivi di lavoro. In manette altri politici e un imprenditore: l’ex assessore provinciale Rosario Perri; Franco Riva, ex sindaco di Giussano; il vice presidente della provincia di Monza-Brianza, Antonino Brambilla, e l’imprenditore Filippo Duzzoni. Sono accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta e corruzione in relazione all’approvazione del Pgt (Piano di governo del territorio) dei Comuni di Desio e Giussano. In mattinata sono state avviate anche perquisizioni in Regione e al Comune di Desio.

La notizia del provvedimento nei suoi confronti raggiunge il Pirellone poche settimane dopo l’arresto per tangenti di Franco Nicoli Cristiani (PdL), che era vicepresidente dell’assemblea e poi si è dimesso, e pochi mesi dopo l’altra indagine sempre per tangenti che ha coinvolto Filippo Penati (Pd, ora al gruppo misto), anch’egli vice presidente poi sostituito dalla compagna di partito Sara Valmaggi. A  oggi, dunque, tre dei cinque componenti dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale eletti all’inizio della legislatura nel 2010 (gli altri sono il presidente Davide Boni (Lega) e il segretario Carlo Spreafico del Pd) risultano coinvolti in differenti inchieste giudiziarie. Proprio la seduta di domani, fra l’altro, dovrebbe scegliere il sostituto di Nicoli Cristiani, visto che il secondo posto di vice presidente risulta ancora vacante.