Sciagura del Concordia, mancano all’appello ancora 15 persone

Durante le ispezioni all’interno della Costa Concordia, sono stati individuati altri due corpi senza vita. Si tratta di due uomini, anziani, con indosso i giubbotti salvagente. Il responsabile delle relazioni esterne del Comando generale delle Capitanerie di porto, Filippo Marini, ha spiegato che i sub della Guardia Costiera li hanno trovati sul ponte numero 3, nei pressi del punto di raccolta “A”, nella zona di poppa della murata di dritta, quella completamente sommersa. Sale così a cinque il numero delle vittime del naufragio della nave da crociera all’isola del Giglio, mentre scende a 15 quello dei dispersi.

I soccorritori non si fermano anche perché si sentono nuovi rumori provenienti dallo scafo. Così si continua a cercare, con l’incubo di quei 15 nomi (9 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio) che ancora mancano all’appello. Oggi sono stati ritrovati 2 turisti giapponesi che ieri, dopo il naufragio, se ne erano andati a Roma con mezzi propri senza essersi sottoposti alle procedure di censimento e identificazione dei superstiti. Nell’ispezione si procede anche facendo un confronto fra l’elenco dei nominativi e delle rispettive assegnazioni delle cabine, rispetto ai presunti dispersi di cui si ha conoscenza a questo momento.

“La speranza di trovare qualcuno vivo c’è – afferma il comandante della Guardia Costiera, Cosimo Nicastro dall’Isola del Giglio. Questa mattina una squadra di sommozzatori si è immersa per ispezionare la parte posteriore della nave. I sub hanno sfondato un vetro e sono entrati nella sala ristorante. Nella parte sommersa meno possibilità di trovare superstiti, anche se non è da escludere la presenza di bolle d’aria. La situazione a bordo è difficile, tende e moquette galleggiano divenendo pericolose per i nostri operatori”. Corsa contro il tempo, si diceva. Perché, Nicastro conferma, “c’è il rischio che la nave sprofondi a 70 metri”.

Nella notte è stata tratta in salvo una coppia sposi coreani in viaggio di nozze. Hye Jim Jeong e Kideok Han, entrambi dell’83 ed entrambi insegnanti, lui di fisica e lei di chimica, erano alla loro prima crociera e si erano imbarcati a Civitavecchia. Oltre a loro salvato Manrico Giampredoni.

Il rischio è anche il disastro ambientale. Dentro i serbatoi della nave ci sono 2.380 tonnellate di gasolio. Ora la missione prioritaria è disinnescare questo ordigno.