Sciagura del mare al Giglio, si cercano 70 persone delle 4 mila

La nave da crociera ha cominciato a imbarcare acqua nella notte, quando era al largo delle coste toscane, all’altezza dell’Isola del Giglio. Tutto è successo in pochi minuti e il comandante ha ordinato di evacuarla. Paura e scialuppe di salvataggio subito calate in acqua. Ai passeggeri è stato ordinato di indossare i giubbotti. A bordo, 4234, tra viaggiatori e personale dell’equipaggio. Poco dopo mezzanotte la nave si è adagiata su un fianco. L’ultimo bilancio del prefetto di Grosseto parla di tre morti accertati e 14 feriti, ma sono una settantina le persone che mancano ancora all’appello. Un dato che si ricava dai dati forniti dalle relazioni esterne del Comando generale della Capitaneria di Porto, secondo cui sono state censite a Porto S. Stefano 4.179 persone. Persone che sicuramente non sono ancora a bordo del relitto. Le operazioni di ispezione si sono concluse infatti poco dopo le ore 12:00 senza che fossero scoperte persone all’interno dell’imbarcazione. “Non c’è più nessuno e dall’isola tutti sono già stati trasferiti a porto Santo Stefano”, spiega Il tenente colonnello della Guardia di Finanza Italo Spalvieri.

Alcune delle persone che risultano “disperse” potrebbero però non essere sbarcate a Santo Stefano in quanto trasferite altrove in elicottero. Sono “tutti dati che stiamo verificando, serve prudenza, alcuni infatti sono stati trasferiti in elicottero”, precisa il Capo Ufficio relazioni esterne delle Capitanerie di Porto, il comandante Filippo Marini. Inoltre, ricorda il prefetto di Grosseto Michele Laratta, il numero “non è assolutamente certo visto che molte persone, durante la notte, hanno avuto ospitalità da parte degli abitanti dell’isola toscana. Stiamo andando – ha sottolineato – casa per casa a cercarli, e il numero sicuramente diminuirà nelle prossime ore”.

In precedenza sei persone sono state salvate in uno dei ponti inferiori della nave, uno di loro era in ipotermia e aveva una frattura scomposta. Presto le verifiche sull’idoneità dei soccorsi a bordo. Le tre vittime sarebbero morte per annegamento. A Porto Santo Stefano è giunto anche il direttore della Costa Crociere, Gianni Onorato, che ha incontrato il comandante della nave. Sembra che la nave sia sbandata di diversi gradi rispetto alla rotta e per questo il comandante avrebbe deciso di avvicinarsi il più possibile alle coste dell’isola del Giglio. Ancora imprecisate le cause dell’incidente. Lo dice in una nota la stessa compagnia di navigazione, precisando che le operazioni di evacuazione “prontamente effettuate” sono “in fase di completamento”. “Al momento – afferma Costa Crociere – non è possibile definire le cause del problema occorso. L’azienda si sta adoperando per dare la massima assistenza”.

Solo ipotesi al momento per quanto riguarda le cause: forse una secca. Di certo nella nave si è aperta una falla e ha cominciato a imbarcare acqua. La Costa Concordia ha impattato nelle rocce Le Scole, un’area a poco meno di un chilometro dalla costa. Poi ha proseguito, raggiungendo il luogo in cui si è arenata. Prima di inclinarsi la poppa è ruotata di 180 gradi.

Sul posto sono arrivate diverse imbarcazioni in soccorso e un traghetto della Toremar che era a Porto Santo Stefano all’Argentario, lì si stanno imbarcando molti naufraghi che passeranno le prossime ore a Porto Santo Stefano. “Siamo in piena emergenza” dice il sindaco dell’isola del Giglio, Sergio Ortelli. A mezzanotte sull’isola sono sbarcati 2.000 passeggeri.

Il presidente della Toscana Enrico Rossi è partito stamani presto alla volta dell’Isola del Giglio per rendersi conto direttamente della situazione, in particolare per quanto riguarda le attività di soccorso e assistenza, in seguito all’incidente che ha coinvolto la nave Costa Concordia. Rossi, si spiega, ha già avuto parole di ringraziamento per la Protezione civile, “per il personale delle strutture sanitarie, per i volontari e per le forze dell’ordine che si sono subito prontamente attivati per gestire l’emergenza, nonché per le popolazioni del Giglio e di Porto Santo Stefano, che si sono subito attivati per l’accoglienza dei crocieristi”.