Con l’uscita dell’Udc la fine del Terzo Polo in Sicilia

“Non si può che apprezzare il coraggio e il senso di responsabilità dimostrato dell’Udc che innanzi a un governo regionale palesemente incapace di tramutare le promesse in quelle riforme che la Sicilia chiede, e con una Regione sul baratro finanziario e sociale, ha preso atto del fallimento del progetto amministrativo di Lombardo decidendo di andare all’opposizione.”.

Così l’on. Salvo Pogliese, vice capogruppo del Popolo della Libertà all’Ars, commenta la decisione dell’Udc siciliano di abbandonare il governo regionale e passare all’opposizione.

“Sono ormai chiare a tutti – continua il parlamentare regionale – le enormi difficoltà di una giunta comatosa, trainata dal Pd e sostenuta dai gruppuscoli di FLI ed ApI, che rappresenta il degrado e la mistificazione ribaltonista della politica non certo la volontà del popolo siciliano. Gli unici, pare, a non accorgersi del baratro in cui Lombardo ha precipitato la Sicilia sono rimasti quelli di FLI che continuano pervicacemente a sostenere un governo targato Pd, evidentemente per paura di perdere poltrone e strapuntini”.

“L’uscita dell’Udc dal governo regionale siciliano – conclude l’on. Pogliese – certifica non solo il fallimento dell’esperienza governativa di Lombardo, e sancisce di fatto la fine del mai nato Terzo Polo in Sicilia, ma anche lo spostamento sempre più a sinistra dell’asse del Governo Lombardo, dove a farla da padrone è un Partito Democratico che però teme il giudizio dei suoi stessi elettori su questa esperienza governativa, tanto da dover cercare cavilli e cavilletti pur di non far svolgere il referendum sull’appoggio a Lombardo”.