Roberto Vecchioni scarica Napoli

Il cantautore ha abbandonato la presidente del Forum delle culture. Lo ha fatto con una lettera di dimissioni inviata al sindaco Luigi De Magistris. Una sorta di telenovela. L’8 ottobre il sindaco partenopeo annunciò la scelta. “Nome di alto profilo, non solo nazionale”, disse. Bei tempi, a vederli con gli occhi di oggi. Vecchioni rappresentava anche la continuità con la impresa elettorale dell’ex pm. Aveva cantato per lui all’ultima manifestazione in piazza Dante, e simboleggiava il legame da costruire con la Milano di Giuliano Pisapia, l’altra grande sorpresa elettorale.

Ci fu uno stand-by di una decina di giorni, il tempo necessario perché Nicola Oddati, vecchio patron del Forum, acconsentisse alle sue dimissioni. “Avanti tutta  –  disse Vecchioni prendendo servizio  –  sarà massacrante, lo so. Ci sarà chi mi avverte “attento a questo qui”, e viceversa. Non mi spaventa. D’altro canto per tutto l’anno venturo, non ho preso impegni musicali”. Sapeva insomma il vincitore di Sanremo di scendere in una arena non proprio tutta rose e fiori. Le spine vere arrivarono però a fine novembre. La nuova struttura della Fondazione era ancora oggetto di trattative fra Regione e Comune, ma il 20 novembre il Cda si riunisce e da la mossa senza ritorno: sul suo tavolo piove la proposta di un compenso a Vecchioni di 220 mila euro, proprio mentre lui va dichiarando in giro che chiederà agli ospiti di partecipare anche gratuitamente. Si diffondono dubbi fra i partiti, specie il Pd. Lo stessso De Magistris è costretto ad intervenire: “Il compenso di Roberto sarà adeguato al suo profilo di grande artista e al suo ruolo di fuoriclasse, tenendo conto della condizione economica che caratterizza il Paese e Napoli in particolare”. Vecchioni fa una controfferta: “In questo clima sono pronto a rivedere il compenso, ma allora mi terrò spazi per le mie attività artistiche”. Il 28 novembre Vecchioni fa trapelare che “se non c’è la serenità con cui pensavo di fare questo lavoro, dovrò ripensarci”.

Il presidente della Regione avverte che il plafond può essere al massimo di 100 mila euro. In città ormai non si parla d’altro. Vecchioni critica Oddati, Oddati lo querela. Il 30 novembre la stessa moglie di Vecchioni, Daria Colombo, fa sapere di aver consigliato al marito di tirare i remi in barca.

Il 3 dicembre Vecchioni rinuncia al compenso e si comincia a capire che resterà presidente di nome, ma pro-forma di fatto, limitando assai le sue trasferte in città. Diventa chiaro che la giocata di De Magistris lo ha messo in fuorigioco, ci si chiede chi guiderà ora davvero la baracca. Un limbo che durerà un altro mese. Arriva la Befana e stavolta Vecchioni saluta e se ne va e scoppiano nuove polemiche.