C’è l’identikit dei killer di Zhou Zeng e della figlioletta di 6 mesi Joy

E’ arrivato nel tardo pomeriggio di ieri. Il nome di chi ha premuto il grilletto è scritto nelle tracce biologiche rilevate dai carabinieri del Ris sui caschi e su alcuni indumenti ritrovati nel casolare abbandonato di via Gentile da Leonessa, un rudere a due chilometri dal luogo dell’omicidio frequentato soprattutto da nordafricani e dalle tantissime impronte lasciate sulla borsetta della donna. Ci sarebbero, come riferito nelle prime ore di indagini, immagini utili a ricostruire la fuga dei due. E infine ci sono le “celle” telefoniche che hanno tracciato gli spostamenti dei balordi da via Giovannoli al casolare dove hanno lasciato la borsetta con i diecimila euro in contanti (perché sporchi di sangue), fino a una via che incrocia la Prenestina dove hanno mollato il motorino e i due caschi.

L’incrocio dei dati, secondo fonti investigative accreditate, porta a due giovani extracomunitari, con precedenti penali, che, con molta probabilità vivevano proprio a Torpignattara. La procura non conferma e non smentisce ma gli elementi acquisiti, con ragionevole certezza, in queste ore porteranno dritto agli assassini.

“Parlavano romano o comunque dall’accento potrebbero essere dell’est Europa”, avrebbe dichiarato Lia Zeng, che soltanto ieri ha saputo della morte della figlioletta, almeno secondo quanto riferito dagli inquirenti che in serata, sulla possibile etnia degli assassini si limitano a dire: “Potrebbero essere extracomunitari”, senza aggiungere altri dettagli.