Antonio Giannandrea ha prima strangolato e poi sgozzato Antonella Riotino

Agghiacciante la dinamica del delitto passionale di Putignano. Il diciottenne fidanzato killer ha ucciso Antonella con fendenti alla gola, dopo averla strangolata. Il ragazzo è stato sottoposto a fermo.  Giannandrea è stato interrogato fino a tarda notte, nella caserma dei carabinieri di Gioia del Colle, dopo il ritrovamento del corpo di Antonella Riotino in una scarpata alla periferia di Putignano. A consentire di rintracciare il cadavere è stato lo stesso Giannandrea.

Antonella Riotino, che frequentava il quarto anno di un istituto professionale di Putignano, lo stesso del suo fidanzatino, era scomparsa da casa tre giorni fa e i genitori ne avevano denunciato la scomparsa ieri mattina. Si erano recati dai carabinieri insieme con Giannandrea. Nell’abitazione del ragazzo sarebbero stati trovati dagli investigatori il cellulare della ragazza e abiti sporchi di sangue. All’origine dell’omicidio motivi sentimentali. A dare l’allarme è stato Giannandrea, segnalando la presenza del cadavere della ragazza in una scarpata in via Fratelli Bandiera, alla periferia del paese. Il corpo della Riotino giaceva un paio di metri al di sotto della sede stradale e presentava ferite da taglio alla gola. La zona è stata subito presidiata dai carabinieri, mentre sul posto interveniva per un primo esame esterno del cadavere il medico legale Giancarlo Divella. Le indagini dei militari, dirette dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Bari Gianna Nanna, si sono subito dirette verso amici e conoscenti della vittima, e soprattutto sull’amico fidanzatino che ha confessato nella notte. Il giovane per tutta la giornata ha tentato di depistare le ricerche della ragazza utilizzando un pc e sfruttando Facebook, dove la vittima aveva un profilo.