Non è una novità l’ultimo posto di Crotone come economia e qualità della vita

    L’Istat non scopre niente di nuovo quando afferma che Crotone è all’ultimo posto in tutto: economia, lavoro, qualità della vita. La sorpresa per i crotonesi sarebbe svegliarsi un mattino e sapere che è stata invertita la tendenza. Cosa impossibile da verificarsi nell’attuale secolo quando si è gestiti da una classe politica che nulla fa oltre ai comunicati stampa per annunciare che saranno presi i dovuti provvedimenti per alleviare i problemi dei cittadini. Enunciazioni e soltanto enunciazioni. La Calabriae Crotone non hanno più treni a lunga percorrenza e niente si sta facendo per ripristinarli. Il presidente della provincia di Crotone, Stanislao Zurlo, ha trasferito il problema al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti che sembra lontano dal risolverlo. Per il Sindaco Peppino Vallone l’argomento mancanza dei treni neanche esiste, come pure non esiste il caos della viabilità: macchine di continuo parcheggiate in doppia e terza fila e sulle barriere architettoniche e sulle strisce pedonali. Suo unico problema il rifacimento di qualche marciapiede e l’allestimento della festa dell’Epifania per i ragazzi. L’occupazione in continuo calo. È di queste ore la manifestazione dei trenta dipendenti della centrale biomassa di Crotone già in cassa integrazione e per dieci di loro l’annuncio della mobilità. Ciò significa che non faranno più rientro al lavoro. Nei giorni di festala Cittàè senza raccolta rifiuti perché la discarica di Ponticelli rimane chiusa. Di fronte ad un tale scenario, ci doveva essere il sostegno dell’intera classe politica regionale e nazionale. Nella provincia di Crotone sono stati eletti cinque Consiglieri regionali: Salvatore Pacenza, Alfonso D’Attolo, Franco Pugliano (centrodestra); Francesco Sulla (centrosinistra); Emilio De Masi (Idv). Oltre agli eletti, la provincia di Crotone vanta la vice presidente dell’Amministrazione regionale, Antonella Stasi. Inoltre sono stati eletti due parlamentari nazionali: Dorina Bianchi (Pd poi passata al Pdl); Nicodemo Oliverio (Pd). Le voci per portare avanti le istanze dei crotonesi non mancano. Il problema è che a tale riguardo sono completamenti assenti. Ogni tanto si sente qualche “gemito” a proposito della mancanza dei treni e del lavoro. Dopo spariscono nel nulla. Ad onore del vero si sentono, e con tono di voce abbastanza elevato, quando devono affermare che i loro stipendi sono bassi e che ci rimettono a fare politica. L’indennità di un Parlamentare è di euro11.283,30 acui si aggiunge una diaria di 3.503,10 euro, più 1.333,70 euro di trasporto; rimborso spese di segreterie 3.690,00, rimborso spese telefoniche mensili 285,2. I Consiglieri regionali non sono distanti dalle indennità dei parlamentari nazionali. Vorremmo sapere, se è possibile, quanti dei 630 Deputati, 315 Senatori e tutti i Consiglieri regionali, guadagnavano così tanto prima di darsi alla politica. È bastato un breve accenno alla riduzione dei loro stipendi che subito si è scatenata la bagarre per non farseli ridurre. E non parliamo delle vacanze alle Maldive di Pier Ferdinando Casini (il moralizzatore della politica e dei sacrifici), Francesco Rutelli, Renato Schifani. Cosa ben diversa da ciò che è successo con le pensioni e con l’indennità dell’infrazione arretrata che non è stata corrisposta a chi percepisce una pensione poco più di 1.400,00 euro mensili, o chi possiede una sola casa utilizzata per abitarci. Come possono i crotonesi svegliarsi una mattina e sapere che la loro città è tra i primi d’Italia per qualità della vita di fronte a tanta indifferenza della classe politica in generale? Rinunci l’Istat ad interessarsi di Crotone, per aggiornare i dati basta ripetere sempre i precedenti, non si sbaglia mai.