Capodanno di morte e feriti

Da Roma a Napoli a Reggio Calabria a Foggia a Salerno, inizio d’anno con la conta di morti e feriti per causa dei botti. Un triste “rituale” che si ripete di anno in anno nonostante le raccomandazioni ed i divieti.

Il capoluogo partenopeo si risveglia come ogni inizio d’anno con la conta dei feriti e dei morti. Un ristoratore, Marco D’Apice, 39 anni è morto in nottata, probabilmente ucciso da un proiettile vagante per i festeggiamenti del Capodanno. L’uomo è stato portato dopo la mezzanotte all’ospedale San Giovanni Bosco con la mandibola fratturata. I medici, viste le gravi ferite causate da un colpo di pistola, non hanno potuto nulla, è morto in ospedale. Il ferimento sarebbe avvenuto dinanzi al ristorante che l’uomo, residente in via Nicolini a Napoli, gestiva a Casandrino, un comune della provincia.

Sul posto la polizia ha ritrovato cinque bossoli calibro 7,65. Secondo le prime testimonianze raccolte dagli uomini della squadra mobile l’uomo, incensurato, stava posizionando alcune batterie di fuochi d’artificio che avrebbe dovuto far esplodere per salutare il nuovo anno quando all’improvviso è finito a terra. Un familiare lo ha soccorso e in macchina e lo ha portato all’ospedale “San Giovanni Bosco” di Napoli. I medici non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. Gli agenti della scientifica hanno eseguito un accurato sopraluogo ma sul posto non è stata trovata alcuna arma.

Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Francesco Falconi, ha disposto l’autopsia. Sarà, invece, compito degli esperti balistici della polizia accertare da dove sia partito il colpo che ha raggiunto lo sfortunato ristoratore, descritto come una persona tranquilla molto dedita al lavoro. In queste ora gli agenti della mobile stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Tragedia sfiorata anche al Vomero. Un incendio è divampato la scorsa notte in un appartamento di via Raffaello, nel quartiere collinare. Sul posto sono giunti i carabinieri ed i vigili del fuoco che stanno accertando le cause dell’incendio. Gravi i danni causati dalle fiamme. Il proprietario dell’alloggio ha riportato ustioni.

73 i feriti in provincia di Napoli, 52 nella sola città. Undici i bambini feriti, di età tra i 3 e gli 11 anni. Un bambino di dieci anni è stato medicato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli per ustioni di primo e secondo grado al volto e alle mani, riportate a causa dello scoppio di un petardo. Il piccolo è arrivato in ospedale poco dopo la mezzanotte. Gli operatori sanitari non hanno ritenuto necessario il ricovero.

Sono 13 le persone ferite, tutti adulti, arrivati stanotte all’ospedale Cardarelli di Napoli con ferite causate da botti di Capodanno. Tra questi un uomo di 48 anni trasportato d’urgenza dall’ospedale di Pozzuoli: ha riportato un trauma facciale, una frattura mascellare e rischia di perdere l’occhio sinistro per l’esplosione di un petardo. Lo scoppio, secondo quanto riferisce Mariano Marmo, dirigente della Uoc Anestesia e terapia intensiva post operatoria del Cardarelli, è avvenuta all’aperto ed è probabile che si sia trattato di uno scoppio anticipato del petardo. “L’uomo è stato suturato – afferma Marmo – ed è in prognosi riservata: c’è ancora il rischio che perda l’occhio”. «C’è una recrudescenza di questo fenomeno – aggiunge Marmo -: siamo vicini agli allarmanti livelli che si registravano a Napoli negli anni 1997-97, periodo considerato ‘maglia nera’ per numero di vittime”.

Sono 27 le persone rimaste ferite la scorsa notte in provincia di Salerno per l’esplosione di petardi. Solo un uomo, di 65 anni, di Montecorvino Pugliano è in prognosi riservata all’ospedale di Battipaglia, per aver riportato gravi ferite ad una mano e ad una gamba per l’esplosione di un petardo. Tutti gli altri hanno una prognosi che va dai 10 ai 30 giorni di guarigione. Due minorenni, un 17enne di Salerno ed un 15enne di Sarno, sono stati medicati per ferite. All’ospedale “Ruggi di Aragona” del capoluogo è ricoverata una persona nel reparto di oculistica. Tre auto e la saracinesca di una rivendita di tabacchi hanno subito danni per l’esplosione di botti e petardi.

Anche la Capitale piange una vittima della “guerra” dei petardi. Una persona di 31 anni è morta e tre bambini sono rimasti feriti gravemente a seguito di un’esplosione in un appartamento. Altre persone sono invece rimaste lievemente ferite. L’episodio è avvenuto in via Gigliotti, nel quartiere di San Basilio. I due bambini sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale Pertini.

Uno dei bimbi è gravissimo. Dopo le prime cure al Pertini è stato trasportato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma uno dei bimbi, che versa in gravissime condizioni. Gli altri feriti, a quanto si è appreso altri due bimbi, non sarebbero in gravi condizioni.

Aveva alcuni precedenti, tra cui detenzione di materiale esplodente, l’uomo morto questa notte a Roma nell’esplosione causata da fuochi d’artificio. L’uomo era stato in passato anche agli arresti domiciliari. Nell’appartamento sono stati ritrovati diversi chili di botti. La vittima avrebbe tentato di accenderne uno ancora dall’interno dell’appartamento, affacciandosi poi all’esterno, botto che è esploso causando poi la deflagrazione a catena.

In un primo momento l’esplosione sembrava provocata da una caldaia difettosa. Successivamente è stato accertato che la tragedia è stata causata dallo scoppio di petardi che la vittima aveva in casa per festeggiare il Capodanno. L’esplosione è avvenuta nell’appartamento al primo piano di una palazzina di 5. L’abitazione è apparsa ai soccorritori completamente devastata. Lungo le scale e sul marcipaiede erano ben visibili le tracce di sangue dei feriti. L’esplosione ha creato diversi danni sia all’interno che all’esterno dell’abitazione. Nell’appartamento, in parte distrutto, i vetri sono esplosi e si sono deformate le inferriate del balcone. Alcuni oggetti sono finiti in strada fino a una decina di metri di distanza. In casa si vede ancora la tavola apparecchiata per il cenone di capodanno.

Secondo i vigili del fuoco, al momento dell’esplosione nell’appartamento al primo piano dell’edificio c’erano 15-20 persone. Oltre ai due bambini feriti gravemente, uno dei quali è una femmina, ci sarebbero anche almeno due adulti che hanno riportato delle lesioni di entità imprecisata. Lo scoppio è avvenuto intorno a mezzanotte e quaranta, secondo quanto accertato. I feriti sono stati trasportati in vari ospedali della Capitale.

Nel palazzo dove è avvenuita l’esplosione, la polizia aveva sequestrato alcuni giorni fa 30 chili di fuochi simili a quelli rinvenuti sul luogo della tragedia e che avrebbero causato la deflagrazione.

Via Luigi Gigliotti è una zona molto popolare di San Basilio meglio conosciuta dagli abitanti della zona come “Le case” perchè moltissime abitazioni popolari e di enti pubblici sono state occupate abusivamente negli anni passati.

Inizia la conta dei feriti anche in Calabria. E’ di nove feriti, nessuno in gravi condizioni, il bilancio del Capodanno in provincia di Reggio, secondo quanto riferito dai dirigenti delle “volanti” di Reggio Calabria. Nel dettaglio si tratta di 6 feriti causa scoppio di materiale esplodente (dei quali 2 minori) e tre colpiti da proiettili vaganti.

Una donna, classe 1950, secondo quanto riferito dalla Questura, è stata ferita poco dopo la mezzanotte da un proiettile vagante. La donna era affacciata al balcone della sua casa, in via del Seminario, quando è stata attinta al petto dal proiettile che, però, essendo in caduta post sparo in aria non le ha causato ferite gravi. La donna è stata medicata in Ospedale ed è stata dichiarata guaribile in 40 giorni.

Altri ferimenti da proiettili vaganti si sono registrati a Villa San Giovanni e Siderno.

Nel foggiano sono una quindicina le persone rimaste ferite, tre delle quali in modo grave. Sono gravi, in particolare, le condizioni di un uomo di San Severo che rischia di perdere un occhio.

A Foggia a un cittadino romeno di 23 anni, a causa della esplosione di un fuoco d’artificio che aveva appena acceso, sono state amputate due falangi della mano destra. Il giovane guarirà in una quarantina di giorni. Gravi anche le condizioni di un bambino foggiano che ha riportato ferite alle testa guaribili in 30 giorni.

A causa dell’esplosione di un grosso petardo un ragazzo di 18 anni di San Pancrazio Salentino ha subito nella notte l’amputazione del pollice della mano sinistra e dell’anulare della mano destra. Il ragazzo è stato sottoposto ad intervento chirurgico nell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi.

I vigili del fuoco nel corso della notte hanno effettuato a Palermo oltre venti interventi per spegnere le fiamme dei cassonetti dei rifiuti andati a fuoco a causa dei petardi. Un botto ha anche incendiato un’automobile in viale Piazza Armerina, nel quartiere Borgo nuovo. I cassonetti sono stati dati alle fiamme in diverse zone della città: dalla centrale via Mariano Stabile ai quartieri periferici dello Zen, Borgo Nuovo e Brancaccio.

Otto persone sono rimaste ferite a Firenze per lo scoppio dei botti, la notte di San Silvestro. Fra loro, anche tre ragazzini: due di 12 anni e uno di 13. Per nessuno la prognosi supera i 30 giorni. Nessuno e’ stato ricoverato. In Toscana sono stati una settantina gli interventi dei vigili del fuoco per episodi legati ai festeggiamenti di Capodanno: il numero più alto a Firenze (19), poi Livorno (17) e Pisa (12). Nella gran parte dei casi si e’ trattato di incendi di cassonetti o di rami, dovuti allo scoppio dei botti.