Tensione alle stelle tra Stati Uniti e Iran

Dopo l’annuncio che Teheran avrebbe chiuso lo stretto di Hormuz, dove passano le esportazioni di greggio degli stati del Golfo membri dell’Opec, se ci fossero ulteriori sanzioni sul petrolio, la V Flotta americana ha replicato che “ogni impedimento alla navigazione nello stretto di Hormuz non sarà tollerato”.

L’ipotesi di chiudere il passaggio spaventa. E anche molto. Tanto che il portavoce della flotta non ha dubbi sulla posizione da sostenere. “Il libero flusso di merci e servizi attraverso lo stretto di Hormuz è vitale per la prosperità della regione e globale”. Per poi aggiungere: “Chiunque minacci di interrompere la libertà di navigazione in uno stretto internazionale è chiaramente fuori dalla comunità della nazioni. Qualsiasi interruzione non sarà tollerata”.

È stato il vice presidente Mohamed Reza Rahimi a minacciare questa presa di posizione da parte di Teheran nel caso in cui i Paesi occidentali volessero imporre nuove sanzioni sulle consegne di petrolio. Un’ipotesi questa ventilata nel tentativo di bloccare il programma nucleare iraniano. “Non abbiamo alcun desiderio di ostilità o di violenza … (ma) i nemici rinunceranno ai loro complotti solo il giorno in cui li costringeremo a stare al loro posto”, ha spiegato Rahimi.