Questa crisi non è colpa solo di alcuni di italiani

“E’ una crisi globale e all’origine ci sono l’avidità e la miopia di chi, in tutto il mondo, ha pensato solo a diventare sempre più ricco a danno di tutti gli altri”. Lo scrive in un messaggio il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che critica il Premier. “Il presidente Monti sta somministrando la cura sbagliata, perché rende la gente sempre più povera e così condanna il nostro Paese alla recessione, che vuol dire disoccupazione, miseria e che rende impossibile lo sviluppo”.

“Negli ultimi mesi siamo stati con i 20 mila precari del corpo dei vigili del fuoco, che dal primo gennaio resteranno disoccupati lasciando il territorio del tutto sguarnito di fronte alle emergenze. Siamo stati con i lavoratori di Termini Imerese, che la Fiat ha gettato in mezzo a una strada dopo aver chiuso lo stabilimento. Con i dipendenti della Wind, che il 20 gennaio manifesteranno perché non vogliono essere precarizzati e licenziati. Con i 1500 operai di Fincantieri minacciati dalla disoccupazione. Con i circa 1000 dipendenti dei treni notte, che da settimane sono saliti sui tetti perché Trenitalia li vuole sostituire con i francesi. Con le decine di migliaia di precari che, da anni, fanno funzionare la scuola e che in cambio continuano a ricevere solo sganassoni”. “Questa è la crisi, non un bilancio astratto. Non si può continuare a giocare con le cifre come se dietro non ci fossero le vite di milioni di donne e di uomini”.

Spiega ancora Di Pietro: “Nel nostro Paese ci sono stati, nell’ultimo anno, anche grandi cambiamenti che hanno suscitato grandi speranze: penso alla primavera delle amministrative, ai referendum di giugno, alla raccolta di firme contro la legge elettorale di quest’estate fino alla caduta, a novembre, di Silvio Berlusconi”. “In tutte queste piccole e grandi vittorie noi dell’Italia dei Valori abbiamo avuto una parte molto importante e ne siamo orgogliosi, perché abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo come quello di uno strumento per migliorare la realtà. Il cambiamento è possibile ed è a portata di mano. Proviamoci insieme”, conclude.