A Limbadi istituzioni indifferenti al sociale

Due settimane fa è stato organizzato un gemellaggio in onore di San Nicola da parte della parrocchia e dell’associazione culturale Alighistos. Ma i principali responsabili istituzionali non si presentano ne tantomeno si preoccupano di scusarsi per l’assenza. Il presidente Nicola Rombolà, a nome della comunità, dell’associazione e di don Francesco Pontoriero, si rivolge con una ironica lettera all’umanista Pico della Mirandola, nel tentativo di comprendere il perché.

Epistola a Pico della Mirandola sull’ Oratio de hominis dignitate.

Caro Pico, tu che sei passato alla storia per la proverbiale memoria e per l’ideale improntato alla concordia, nel tempo che fu del Rinascimento, fai memento di ciò che ti sto per raccontare, in questo egregio tempo della vita politica e della storia umana e culturale che stiamo vivendo. Come ben ricordi Platone, nel suo Protagora, parlando di virtù politica (areté politiké), enuncia due principi ritenuti una sorta di “mito di fondazione” della democrazia: il rispetto (aidos), e la giustizia (dike), i quali consentono al genere umano di sperimentare l’autentica dimensione della vita associata.

Si parva licet componere magnis, “se è lecito confrontare le cose piccole con le grandi” (Virgilio, Georgiche), ti racconto una piccola storia locale, di cui sono stato testimone oculare, un hystoreo come amava definirsi Erodoto. L’associazione culturale “Alighistos” (di cui mi onoro di essere presidente), insieme alla parrocchia guidata dal giovane e ispirato don Francesco Pontoriero, tempo fa si è presa la libertà di organizzare un gemellaggio nel nome e in onore di San Nicola investendo in prima persona della pubblica res il sindaco di San Nicola da Crissa, Pasquale Fera. Così abbiamo deciso di fare la cerimonia all’indomani della ricorrenza della festa del Santo protettore dei bambini. Un’occasione per far incontrare comunità del territorio nella ricorrenza dell’Unità d’Italia e stringere un legame sociale e storico, contrassegnato dallo spirito religioso del Santo da Mira, ponte di concordia tra Oriente e Occidente, popoli e comunità. Oltre ai sindaci (compreso quello di Ricadi Pino Giuliano), sono stati invitati anche gli assessori provinciali alle Politiche sociali Rossella Valenzisi e al Lavoro Michele Mirabello, il sindaco di Mileto Vincenzo Varone e il presidente della Banca di credito cooperativo di San Calogero Antonio Barone. Tutto era stato preparato per cercare di dare una degna cornice. Ma incredibile dictu, si presentano solo i sindaci del Comune di Limbadi Francesco Crudo e quello di Mileto. Degli altri ancora nessuna “nova” (tranne Mirabello, che aveva messo in dubbio la sua presenza).

Dopo il tempo della decantazione (2  settimane) è l’ora del canto. Non credo che la comunità di San Nicola, il parroco e il sottoscritto, insieme ai componenti dell’associazione, si siano macchiati di reati o di crimini disonorevoli; l’unica colpa forse è che ‘sprecano’ il proprio tempo per donarlo al bene pubblico e dare un senso al proprio abitare in una minuscola realtà come quella della frazione di San Nicola de Legistis, in particolare nell’etica della cultura e nella tutela dei diritti dei fanciulli (convegni e diverse manifestazioni, senza ricevere contributi istituzionali se non per mano di un commissario straordinario venuto da Roma). Non so se queste parole possano restituire quella dignità di cui tu hai esaltato la virtù, ad una comunità ancora incredula, ma intanto ti chiedo venia se l’insostenibile leggerezza dell’essere si è fatta molto pesante per chi, come noi, confida nelle istituzioni democratiche, nei valori cristiani e nelle fondamentali regole del viver civile.