Lui Enrique ammutolisce il San Paolo

Un risultato fuori da ogni aspettativa: la Roma 3 a 1. Decidono una colossale papera iniziale tra Aronica e De Sanctis, un gol di Osvaldo (che molte ne sbaglia, ma è già a quota 6 reti) e un tiro da fuori di Simplicio (con deviazione di Cannavaro) che toglie la paura ai giallorossi dopo il gol del 2-1 segnato da Hamsik.

Si comincia con Zuniga e non Dossena sulla fascia sinistra del Napoli per dare più qualità alla manovra. La Roma è senza grandi sorprese, con De Rossi riportato a centrocampo viste le assenze contemporanee di Pjanic (squalificato), Gago e Pizarro (infortunati). Il primo tempo è di grande intensità, con un campo bagnato che permette un gioco rapido che pare preso più dal campionato inglese che da quello italiano. Tante occasioni, anche parecchi errori ma quasi sempre causati dalla velocità delle giocate. Il primo episodio dice bene alla Roma. Lamela va via sulla sinistra, salta due avvesari e crossa; pasticcio tra Aronica e De Sanctis, che devia nella sua rete tradito da un rimpallo e dal fondo scivoloso (3’).

Il Napoli reagisce, aprendo il gioco soprattutto sulle fasce. Nasce da sinistra (cross di Zuniga) una clamorosa palla gol per Hamsik, che alza a porta spalancata (23’). Dieci minuti dopo, sulla fascia opposta, Lavezzi scatta sul filo dell’offside e centra in pieno il palo. La Roma capisce che non può soltanto difendersi: è De Rossi ad alzare la squadra di dieci metri e, al 38’, serve alla perfezione Osvaldo che, solo davanti a De Sanctis, spreca il 2-0. E’ solo sfortunato, invece, Lamela un minuto più tardi: il suo sinistro in diagonale bacia il palo ed esce sul fondo. E’ l’ultima occasione di un primo tempo emozionante.

Nella ripresa succede ancora di più. Prima c’è un gol annullato a Cavani, poi Osvaldo che mette dentro sottomisura un bel cross di Totti. Sembra tutta discesa, con i giallorossi che mancano più volte, negli spazi enormi che il Napoli deve lasciare, il gol del 3-0. Hamsik, il migliore dei suoi trova il 2-1 con un bel diagonale, quando Mazzarri ha messo in campo una squadra con tre punte effettive ma senza Lavezzi, uscito per un problema muscolare. Quanto tutti si chiedono se la Roma sia matura per gestire il forcing del Napoli, ecco Simplicio: il 3-1 chiude la gara. Ora Luis Enrique potrà lavorare più tranquillo. La Roma sta crescendo, anche se qualche nostalgico italianista non vuole ammetterlo.