Meglio fuori dall’Europa è la posizione di Berlusconi

Il Cavaliere dà ragione al Premier britannico Cameron, che è rimasto fuori dalla nuova unione fiscale decisa nell’ultimo Consiglio europeo. “Credo che lui abbia fatto bene. Avrei posto il veto circa questa volontà di una politica recessiva in Europa”. Frasi che tradiscono, forse, i difficili rapporti di Berlusconi con il duo Merkel-Sarkozy. Berlusconi poi sostiene di aver provato a frenare quanti in Europa puntavano al pareggio di bilancio, eliminando il deficit. “Questa è una cosa assolutamente assurda. Soprattutto che come impegno successivo ogni Paese avesse ridotto del 5% il suo disavanzo e debito pubblico cosa assolutamente assurda a cui io mi sono sempre opposto, ma è passata appena non sono stato là a porre la mia azione”.

E’ un Berlusconi a tutto campo tornato protagonista assoluto del PdL che scommette sulla caduta di Monti. “E’ disperato, con il suo decreto sta facendo marcia indietro su tutto”. Non usa mezze parole l’ex Premier, durante la presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa. Attacca la manovra del suo successore, in particolare su pensioni e capitali scudati, e ne approfitta per tornare su un suo vecchio cavallo di battaglia. Il cambiamento dell’assetto istituzionale dello Stato: “Nessuno nella situazione italiana può pensare di fare le cose nel modo giusto, meno che gli italiani non consegnino ad una parte politica la possibilità di cambiare la Costituzione, per avere la possibilità di governare un Paese che è assolutamente ingovernabile”. E dà ragione a Mussolini: “Sto leggendo i suoi diari e mi ritrovo in molte situazioni. Si lamentava della mancanza di poteri visto che non riusciva nemmeno a raccomandare una persona”. Il Cavaliere non mette in discussione la fiducia: “Il PdL voterà la manovra di Mario Monti perchè in un’emergenza si tratta di scegliere il male minore”. E spiega: “Se votassimo no, creeremmo un danno al Paese molto superiore all’approvazione di questo decreto”. Poi l’avvertimento: “Nessuna certezza sulla durata del governo Monti, non è detto che questo governo abbia di fronte a sè tutto il tempo della legislatura, che è un breve periodo ma in un momento come questo qualsiasi giorno può portare a cambiamenti importanti, noi siamo pronti a votare”. E al suo elettorato promette: “Nel decreto ci sono molte disposizioni che potremo sicuramente cambiare in futuro quando gli italiani ridessero a noi il governo del paese”.