Gianluca Casseri terrorizza Firenze giustizia senegalesi e poi si suicida

Follia razzista allo stato puro nel capoluogo toscano. Tutto è iniziato in piazza Dalmazia alla periferia nord della città e terminata nel pomeriggio al mercato di San Lorenzo in pieno centro cittadino. In mattinata un uomo di 50 anni, militante di estrema destra, ha aperto il fuoco al mercato di piazza Dalmazia, su un gruppo di ambulanti senegalesi: due morti e un ferito gravissimo. Poi è andato al mercato di San Lorenzo, nel centro della città, ha ferito due ambulanti e poi si è sparato con una 357 Magnum nel garage del parcheggio ed è morto . Tra i feriti, ci sarebbe anche un poliziotto.

Tensione nel corso del corteo dei senegalesi che hanno lasciato piazza Dalmazia, dove sono stati uccisi due connazionali, per raggiungere il centro. Il corteo è stato  raggiunto durante il percorso dalla notizia del nuovo ferimento di altri due senegalesi al mercato di San Lorenzo e gli animi si sono ulteriormente surriscaldati. Quando i partecipanti al corteo hanno poi saputo che il killer si era sparato ed è morto, hanno chiesto di vederne il corpo per essere certi della notizia che veniva loro data. Nei pressi della stazione di Santa Maria Novella il corteo ha gettato a terra qualche motorino, cartelli stradali e cestini dei rifiuti.

“L’ipotesi è che si sia suicidato quando ha visto la polizia che stava intervenendo”. Così il procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi all’uscita dal parcheggio sotterraneo dove si era rifugiato Gianluca Casseri. L’uomo, dopo il raid in piazza Dalmazia, all’immediata periferia di Firenze dove ha ucciso due senegalesi, si è diretto verso il centro lasciando la sua auto nel parcheggio sotterraneo del mercato di San Lorenzo da dove sarebbe uscito dirigendosi nella piazza del mercato centrale, dove si affacciano diversi locali, bar e ristoranti. Qui avrebbe fatto ancora fuoco ferendo un senegalese, poi sarebbe andato dall’altra parte del mercato dove ha ferito l’altro, quindi sarebbe tornato alla sua auto dove la polizia stava cercando di raggiungerlo. L’uomo, nei due agguati, non avrebbe lasciato cadere bossoli dalla sua arma che è una pistola a tamburo di grosso calibro.