Anche Crotone si veste a festa per il Natale

Quando la posa di un albero di natale nel centro di Crotone è oggetto di una conferenza stampa indetta dal sindaco Peppino Vallone (a latere il vice sindaco Teresa Cortese, gli assessori Anna Melillo, Claudio Liotti, Claudio Perri, Manuela Asteriti, Piero Cotronei) si ha l’impressione che Crotone è ormai una città in coma, ed un benché minimo intervento per renderla meno moribonda deve essere posto all’attenzione dell’opinione pubblica da parte dell’amministrazione a dimostrazione della sua operatività.

È quanto avvenuto nell’aula consiliare del Comune di Crotone venerdì 9 dicembre. Il sindaco Vallone ha convocato la stampa per annunciare che, pur nella ristrettezza economica del momento, Crotone sarà addobbata per le feste natalizie. La somma disponibile per tale evento sarà di euro 80.000. Insieme con il Comune, saranno coinvolte alcune fasce imprenditoriali e Cciaa per tale evento. L’auspicio del Sindaco che anche questo Natale sia alla pari dei precedenti. A parte le luminarie, saranno sistemate lungo le principali vie, e l’albero di natale che sarà posto al centro di Piazza Pitagora, i festeggiamenti prevedono: giorno 11 dicembre Babbo Natale in giro per Crotone ad allietare i bambini dei quartieri con doni, giorno 13 dicembre la presentazione della tradizionale cucina crotonese che verrà offerta in pubblico ai presenti. Il giorno dell’Epifania si premieranno i migliori presepi.

In ogni caso per i cittadini di Crotone sarà un Natale diverso dagli altri, nonostante l’auspicio del sindaco Vallone.

A pochi giorni dalla conclusione dell’anno in corso non si segnalano novità sul fronte dell’occupazione e le famiglie meno abbienti in continuo aumento. Le notizie che giungono da Roma contribuiscono ancora di più ad incrementare le preoccupazioni dei cittadini. Inutile ripetere cosa contiene la manovra “salva Italia” messa a punto dal presidente Mario Monti, è nota a tutti. Ciò che però non si spiegano gli italiani perché a pagare devono essere i poveri e non i ricchi. Addirittura ci sono parlamentari che si preoccupano del fatto che prenderanno il vitalizio di 2.500 euro mensili a 65 anni se faranno una sola legislatura. A questi politici deve essere risposto se un qualsiasi cittadino riuscirà a prendere la stessa somma con cinque anni di contribuzione quando avrà raggiunto il 67.esimo anno d’età.

Bene hanno fatto i sindacati che in maniera unitaria hanno annunciato uno sciopero di tre ore lunedì 11 dicembre. Deve essere la prima risposta ad un provvedimento da cambiare essendo indigesto.