Napoli stellare corre in Europa come all’epoca di Maradona

Bisogna tornare indietro nel tempo ai tempi del grande Diego per trovare gli azzurri così in alto, per vedere il Vesuvio esultare di gioia. Quella di ieri sera sarà una giornata che rimarrà ben impressa nella mente dei napoletani e dell’orgoglio partenopeo. Un Napoli non bellissimo ma concreto ha fatto l’impresa in Spagna. Inler al 65’ ed Hamsik 76’ sono gli autori che mettono il sigillo della storia. Una prova ulteriore di grandezza, un altro segno che adesso, nel dentro-o-fuori di febbraio presumibilmente con una grande (ma magari, sperabilmente, anche con l’Apoel Nicosia…), tutto può davvero succedere.

Con il City che vince, occorrerebbe alzare il ritmo, ma le gambe pesanti zavorranno gli azzurri anche in avvio di ripresa al punto che è il Villarreal ad avere due buone chance con Hernan Perez (para bene De Sanctis) e De Guzman (che perde l’attimo del tiro). Il nervosismo cresce, Mazzarri si fa espellere all’8’ quando strattona Nilmar per affrettare i tempi di recupero del pallone e forse è la scossa. Proprio nel momento più difficile, infatti, al 20’ è Inler, fin lì uno dei peggiori in campo, a inventare una magia: il suo sinistro a fil di palo è perfetto e Diego Lopez può solo osservare la palla entrare.

Lavezzi sfiora il gol con una gran girata (parata di Diego Lopez) e al 31’ Hamsik raddoppia in mischia da corner prima di uscire in passerella nel delirio dei 4 mila napoletani arrivati al Madrigal. Il finale è una passeggiata, e nel finale c’è tempo per un capolavoro di De Sanctis in tuffo su Joselu e il brutto episodio di un pugno di Gonzalo ad Aronica. Poi è solo festa azzurra. Bella e meritata. Questo è Napoli. Questa è Italia: grinta, cuore e determinazione. Una grande emozione!