Spese pazze per il personale della Provincia vibonese

“Gravi irregolarità contabili, pregiudizievoli o comunque sintomatiche di inefficienze e/o di criticità della gestione finanziaria dell’Ente, per le quali i chiarimenti forniti con nota del 22 novembre 2011 – scrive la Corte dei Conti – non hanno consentito di superare le osservazioni formulate dal magistrato istruttore”. Un nuovo forte campanello d’allarme per l’amministrazione provinciale guidata da Francesco De Nisi, vche guarda con sempre maggiore difficoltà alla scadenza elettorale.

La Corte dei Conti rileva criticità nella rinegoziazione dei mutui, i debiti fuori bilancio, gli equilibri e vincoli di bilancio, rispetto del limite di indebitamento, l’utilizzo di strumenti derivati, la verifica del rispetto delle disposizioni in materia di personale, la contrattazione integrativa, nonché il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.

Altra forte situazione che concorre al deficit il personale. “Il rapporto tra la spesa per il personale (euro 16.547.588,00) e la spesa corrente (euro 31.799,694,33) – rileva ancora la Corte dei conti – presenta una incidenza del 53%, ben superiore al limite del 40% previsto dall’art. 76 comma 7, del D.L. n. 112/2008. Da tale condizione di irregolarità contabile deriva la sanzione di divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale”. Pertanto la magistratura contabile richiama la Provincia a voler assumere “le necessarie determinazioni al fine di ricondurre nei limiti di legge tale parametro”.