Super aumento di carburante ed Iva

Arriva una nuova stangata, fino ad ora lasciata tra le righe. Si tratta dell’immediato aumento delle accise sui carburanti che quindi non avrà decorrenza dal primo gennaio come inizialmente ipotizzato: “a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto”, dunque, le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 cent al litro) e 593,20 euro per mille litri (+11,2 cent). Una mazzata che farà schizzare ancora di più il costo del carburante che galoppa inesorabile verso la soglia “spaventosa” dei due euro al litro.

Ma i regali di Monti non finiscono qui. L’età necessaria ad andare in pensione di vecchiaia per le donne dipendenti del settore privato sarà di 62 anni nel 2012 per poi passare a 63 anni e mezzo dal primo gennaio 2014 e a 65 anni il primo gennaio 2016. Il requisito di età per la pensione di vecchiaia delle donne dipendenti passa a 66 anni nel 2018, lo stesso requisito degli uomini e delle donne dipendenti pubbliche. Per le lavoratrici autonome la pensione di vecchiaia si otterrà a 63 anni e mezzo nel 2012, a 64 anni e mezzo a partire dal 2014, a 65 anni e mezzo nel 2016 e a 66 anni nel 2018.

A decorrere dal 1 ottobre 2012 le aliquote Iva del 10 e del 21 per cento sono incrementate di 2 punti percentuali. A decorrere dal 1 gennaio 2014 le predette aliquote sono ulteriormente incrementate di 0,5 punti percentuali. È la nuova clausola di salvaguardia della delega fiscale prevista dal testo definitivo della manovra. Sostanzialmente l’Iva passa fra meno di un anno, salvo anticipazioni, dal 21 al 23% e quindi al 23,05.

Le imprese che assumeranno donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato avranno la possibilità di dedurre 10.600 euro per ogni donna e giovane sotto i 35 anni assunto a tempo indeterminato. Lo sconto sale a 15.200 nelle regioni del Sud. Le imprese interessate allo sconto maggiorato, a 15.200 euro, sono quelle che assumeranno giovani a tempo indeterminato sotto i 35 anni o donne in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Si passerà subito alla cassa per versare il prelievo ulteriore dell’1,5% sui capitali scudati. L’imposta, definita “straordinaria”, dovrà essere pagata in due rate: la prima entro il 16 febbraio 2012 e la seconda rata entro il 16 febbraio 2013.

“A partire dall’anno 2012 l’addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centottantacinque chilowatt”. A differenza della prima versione del testo, il superbollo si applica a tutte le auto indipendentemente dal loro anno di immatricolazione.

Le pubbliche amministrazioni, nel pagamento delle pensioni e degli stipendi, non potranno utilizzare più di 500 euro di contante, ma dovranno servirsi degli “strumenti elettronici” per le quote eccedenti. Nel testo si legge, infatti, che gli importi superiori ai 500 euro “debbono essere erogati con strumenti diversi dal denaro contante ovvero mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici bancari o postali, ivi comprese le carte di pagamento prepagate”.

Niente equo indennizzo e pensione privilegiata in caso di infortuni sul lavoro. “Ferma la tutela derivante dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali – si legge nel decreto – sono abrogati gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata”. Sono esclusi dalla misura il personale appartenente al comparto della sicurezza, quello della difesa e del soccorso pubblico.

È dello 0,1% nel 2012 e dello 0,15% dal 2013 su tutti i titoli, strumenti e prodotti finanziari, ad eccezione dei fondi pensione e sanitari, la nuova imposta di bollo. L’imposta è dovuta nella misura minima di 34,20 euro e massima di 1.200 euro e si calcola “per ogni esemplare, sul complessivo valore di mercato o, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso”.