Venezia contrasta l’uso di droga tra i giovani
Insieme per diffondere tra i giovani veneziani la cultura della legalità prevenendo e contrastando il consumo di sostanze stupefacenti dentro e fuori le scuole, attraverso una rete di interventi che vede collaborare Prefettura, Comune di Venezia, Provincia di Venezia, Ulss Veneziane e Ufficio Scolastico Provinciale.
Saranno 1.345 le scuole interessate e 30.695 gli studenti delle scuole superiori coinvolti dall’intervento che affida a ciascuno degli Enti sopraindicati specifici compiti sotto i diversi profili della prevenzione, dell’informazione e della formazione, nonché dei controlli che le Forze di Polizia svolgeranno con modalità ancora più penetranti, soprattutto nei pressi degli Istituti scolastici della provincia.
“In coincidenza con l’inizio del ciclo scolastico, ho riscontrato alcuni episodi, riportati anche dalla stampa, di giovani che nel nostro territorio, a causa dell’uso di droghe, avevano rischiato la loro vita e questo mi ha indotto a prendere l’iniziativa per mettere tutti intorno ad un tavolo e fare sistema, convogliando le esperienze e le buone prassi già in essere”.
Queste le ragioni espresse dal Prefetto Luciana Lamorgese nel corso della presentazione, avvenuta nella sala del Consiglio di Cà Corner, alla base del Protocollo d’intesa siglato stamani.
I dati diffusi oggi dal Prefetto mettono in evidenza come la fascia d’età nella quale si è registrata, negli ultimi quattro anni, un incremento dell’abuso di sostanze stupefacenti, sanzionata in via amministrativa e cioè consumata per uso personale, è quella che si estende fino a 25 anni – cresciuta dal 23% nel 2008 al 46% nel 2011 – mentre tra gli adulti il consumo è sceso, nello stesso periodo, dal 77% al 54%.
Interventi coordinati, quindi, con corsi da svolgere nelle scuole, e con il coinvolgimento dei genitori e delle famiglie, formando ed informando sulle conseguenze che possono derivare dal consumo di droghe.
“La cultura della vita e dei valori che ne arricchiscono la qualità, come la salute e la legalità – ha concluso il Prefetto – sono i pilastri su cui dobbiamo costruire il futuro della nostra società e pertanto siamo fiduciosi che i nostri giovani sappiano cogliere questo messaggio che ancora una volta, tutti insieme, abbiamo voluto lanciare”.
Il Presidente Francesca Zaccariotto ha affermato: “Quando dobbiamo affrontare questo tipo di problemi di solito bisogna tenere costantemente alta la guardia e lavorare in squadra con tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti. Questo protocollo è il frutto di un lavoro avviato da tempo dal nostro Prefetto, e si pone l’obiettivo di favorire la cultura della legalità e della vita; qui si parla dei nostri giovani, che sono il nostro futuro. Oggi attorno a questo tavolo è presente anche il mondo della scuola e le aziende sanitarie del nostro territorio, assieme dobbiamo promuovere l’agio delle giovani generazioni, che è l’unica arma preventiva contro il disagio giovanile. L’assunzione di sostanze stupefacenti è deleteria per la salute, per i danni che può provocare al sistema
I nostri ragazzi devono crescere con punti di riferimento importanti come l’istruzione, l’attività sportiva e la socialità. Per cui questa azione dovrà essere d’informazione e allo stesso tempo di prevenzione, perché la salute di conseguenza dei nostri ragazzi vanno difese. Vogliamo porci come soggetto che contribuisce a migliorare la vita verso qualsiasi fascia d’età. La nostra parte la stiamo già facendo per quanto riguarda la prevenzione e la sicurezza dato che da più di due anni, da quando la nostra polizia provinciale ha in un certo senso cambiato un po’ la “divisa”: i nostri agenti infatti non sono più impegnati solo per far rispettare le norme nell’attività venatoria, la pesca e l’ambiente; il loro ruolo è stato esteso ad una maggiore difesa del territorio a fianco della altre forze dell’ordine nel contrasto del commercio abusivo lungo le spiagge del litorale e nel controllo dei giovani specie durante i fini settimana estivi, per promuovere il rispetto delle regole del codice della strada, e disincentivare l’uso eccessivo di sostanze stupefacenti e alcoliche”.