Aumenti Iva da killer per gli Italiani

Il Presidente del Consiglio dei Ministri – sen. Monti – ha preannunciato l’aumento di tutte le aliquote Iva. Pensavamo, invece che si limitasse ad applicarli soltanto per il settore “lusso”.

Quindi, orientandosi anche verso i generi di maggiore consumo è più che certo che si determineranno degli aumenti sui prezzi di tutto ciò che compriamo.

Infatti, subito dopo l’annuncio, da parte del precedente Presidente del Consiglio, on.le Berlusconi, dell’aumento di un punto dell’aliquota Iva al 20 per cento, si sono registrati gli aumenti della benzina e delle sigarette.

Ma, a degli aumenti reali e legittimi, hanno fatto seguito, poi, quelli speculativi. Infatti, intervistato in TV, un proprietario di un piccolo bar, ha candidamente dichiarato grosso modo quanto segue: “Sono stato costretto (vada il termine n.d.r) a portare il prezzo del caffè da 70 a 80 centesimi, in seguito all’aumento dell’Iva”.

Ebbene, questo esercente, con un euro in più speso, nel comprare ben cento euro di caffè, quale incidenza avrà potuto determinare nella misera tazzina del tanto gustoso prodotto, molto caro a noi italiani? Senz’altro irrilevante! Però …E, quindi, non sono giustificati quei dieci centesimi aggiunti!

Ma, come questo titolare di bar, quanti altri ve ne saranno, in ogni settore commerciale, artigianale ed industriale, subito pronti ad aumentare, in modo ingiustificato e indiscriminato, i prezzi dei loro prodotti, afferrando subito al balzo la palla lanciata dal nuovo Presidente del Consiglio?

Ecco perché il Presidente sen. Monti dovrebbe cercare di non aumentare i prezzi dell’Iva per i prodotti di maggiore consumo perché, anche per il malcostume di alcuni, si verrebbe ad ottenere una deplorevole inflazione, ingarbugliando maggiormente la già pesante situazione italiana.