Scarcelli non c’è più sommersa dal fango

Morire a causa del maltempo. Accade in Italia. Accade ancora una volta al Sud come al Nord al Centro e nelle Isole. L’Italia si scopre sempre di più un Paese fragile dove la classe politica e dirigente che ha gestito la Nazione ha pensato solo a rubare non solo i soldi ma anche il presente ed il futuro di noi Italiani.

Neanche le ruspe sono ancora riuscite a sfondare il muro di fango e detriti che si è abbattuto, travolgendole, su un pugno di case arroccate sul costone della montagna che è venuto giù sbriciolandosi sotto 400 millimetri di pioggia. I vigili del fuoco, gli uomini della protezione civile, i volontari accorsi a Saponara, piccolo comune a 25 chilometri da Messina, scavano ancora con le pale e a mani nude.

In mattinata, a Saponara, ma anche a Barcellona Pozzo di Gotto, sulla costa tirrenica del Messinese, altro epicentro di quello che ai metereologi è apparso come un vero e proprio ciclone, è arrivato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli inviato giù a coordinare le operazioni di soccorso dal presidente del Consiglio Mario Monti. Insieme al prefetto di Messina ha sorvolato in elicottero le zone colpite dall’ alluvione per fare un primo bilancio e coordinare gli interventi.

Al momento la situazione più critica, è quella di Saponara dove almeno due metri di fango hanno invaso le strade chiudendo case, negozi e uffici e seppellendo letteralmente le automobili trascinate via con furia da un torrente di fango e detriti venuto giù dalla montagna. In nottata è arrivato anche l’esercito che ora sta coadiuvando vigili del fuoco e uomini della protezione civile nelle operazioni di soccorso. “C’è stata l’ apocalisse – dice il sindaco Nicola Venuto – qui ha funzionato tutto. L’allerta meteo era arrivata in tempo, le scuole sono rimaste chiuse, avevamo detto alla gente di rimanere in casa e la zona della frana non era neanche una di quelle a rischio idrogeologico. In 50 anni, proprio lì, non era mai successo niente”.

Ingentissimi i danni anche nella zona tirrenica, tra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, dove per fortuna non si sarebbero registrate vittime ma sono crollati alcuni ponti e decine di strade sono inagibili. Ancora chiuse, in zona, sia la strada provinciale che l’ autostrada Palermo-Messina mentre restano isolati diversi gruppi di case in collina.