Egitto nel caos dimissioni del Governo

Più di 40 vittime ed oltre 1.800 feriti. E’ il bilancio provvisorio degli scontri in Egitto. In questa situazione nella serata di lunedì è arrivata la notizia delle dimissioni presentata dal primo ministro Essam Sharaf e dal suo Governo al Consiglio supremo delle forze armate che sta valutando se accettarle o meno.

Sharaf aveva già rimesso il mandato del suo governo ai militari il 10 settembre scorso, dopo l’assalto all’ambasciata israeliana al Cairo, invasa e demolita da manifestanti, che il servizio d’ordine intorno al palazzo non era riuscito a bloccare. Allora il Consiglio supremo delle forze armate aveva respinto le dimissioni.

In questo caso i militari non hanno esplicitamente rigettato le dimissioni, ma hanno invitato le forze politiche egiziane ad un “dialogo urgente” per esaminare la crisi attuale. Il Consiglio inoltre ha incaricato il Ministero della giustizia di formare una commissione d’inchiesta sugli avvenimenti degli ultimi giorni in piazza Tahrir, di comunicarne subito i risultati e portare davanti alla giustizia i responsabili. Infine nel comunicato il Consiglio “chiede alle forze politiche di mantenere la calma e la stabilità per poter portare a conclusione il processo politico”.

Il vice primo ministro Ali el Selmi ha dichiarato che comunque le elezioni parlamentari si terranno secondo il calendario previsto, cioè a partire dal 28 novembre, sia che sia in carico il governo di Sharaf sia che ci sia un nuovo governo.