Pisapia riempie le casse multando i milanesi

Un piano straordinario messo a punto dell’assessore alla Sicurezza e Coesione Sociale di Milano, Marco Granelli, e del Comandante della Polizia locale, Tullio Mastrangelo, nato per affiancarsi al lavoro ordinario sulle soste. Il suo obiettivo è quello di contrastare in maniera mirata le irregolarità di parcheggio e anche per fare cassa…

Presi di mira sono i parcheggi in doppia fila, sulle linee Atm automobilistiche e tranviarie, i passaggi pedonali, le piste ciclabili, gli spazi riservati alle persone disabili e gli incroci pericolosi.

Secondo quanto comunicato da Palazzo Marino, in una settimana sono state elevate: 8.683 multe per sosta vietata generica (negli ambiti prioritari), 1.652 per doppia fila, 421 sulle piste ciclabili, 159 su spazi riservati a persone disabili. Il tutto per un totale di quasi 11mila multe.

Comparando i dati con le medie settimanali dei primi 9 mesi del 2011, emerge che: per doppia fila, con l’attività ordinaria sono state date in media 585 multe a settimana. Ora invece sono 1.652. Per sosta sulle piste ciclabili, invece, erano soltanto 41 le multe date in media alla settimana, a fronte delle 421 scaturite dall’operazione straordinaria di questi giorni. Quasi triplicate quindi, in una sola settimana, le contravvenzioni per sosta in doppia fila. Decuplicate quelle per parcheggi irregolari sulle piste ciclabili.

“La lotta alla sosta abusiva è per noi una priorità – commenta l’assessore Marco Granelli. “Inoltre, queste scelte sono essenziali – prosegue l’assessore – anche per far cogliere concretamente la necessità di privilegiare, nella nostra città, quei mezzi di trasporto che aiutino a diminuire la congestione del traffico: dai mezzi pubblici alle biciclette, da moto e motorino fino alla mobilità pedonale”.

“Comprendiamo appieno – conclude l’assessore alla Sicurezza – il disagio degli automobilisti per la carenza di spazi per la sosta e certamente faremo gli interventi necessari per creare più posti. ma abbiamo una scala di priorità e in cima ci sta il bene comune, prima delle esigenze private”.