Torino great projects for great players

Sono tre i focus di novità introdotti nel progetto definitivo per la riqualificazione e rifunzionalizzazione del Palazzo del Lavoro, di cui la Giunta ha appena approvato il pcc (permesso di costruire convenzionato): una nuova viabilità, la messa a dimora di più del doppio degli alberi che saranno abbattuti, e una ‘Cabina di regia’, appositamente formata per accompagnare l’evolversi del progetto e il suo impatto sul territorio, nonché per attivare forme di cooperazione su scala locale.

Della proposta di progetto per l’edificio torinese – diventato l’icona del genio architettonico di Pierluigi Nervi – si è parlato molto nel corso di quest’anno. Quasi a perpetrare la sua intrinseca vocazione alla modernità, il nuovo ruolo dell’edificio proposto dagli attuali proprietari (la Società Pentagramma, ndr) è stato al centro di un acceso e partecipato confronto con tutte le componenti del territorio: dagli abitanti della circoscrizione alla Circoscrizione stessa – dai commercianti dell’area sud-est della città, alla Soprintendenza, fino alle associazioni per la tutela dell’ambiente.

Il processo di interlocuzione, non sempre facile, ma arricchito da una varietà di contributi molto rappresentativa, ha portato alla ridefinizione del progetto, di cui la Giunta ha appena approvato il permesso di costruire convenzionato. Il progetto, a firma dello studio Rolla, è orientato alla riorganizzazione delle superfici e dei volumi interni all’edificio, in modo da consentire la coesistenza con la galleria commerciale senza ‘alterare e modificare in alcun modo la percezione complessiva dell’edificato esistente’, né ‘la visione a tutt’altezza dell’area centrale e dei relativi pilastri’, grazie alla realizzazione di una grande piazza pubblica coperta di quasi 20mila mq. ceduti alla Città (dimensioni paragonabili a piazza Savoia) e di ulteriori spazi al secondo livello del fabbricato – ‘adatti ad accogliere eventi espositivi, conferenziali e associativi’. Non meno importante sarà la riqualificazione dello spazio esterno: dei 46.300 mq. di superficie destinati ad uso pubblico, 23mila sono destinati a parcheggi (è previsto un parcheggio interrato a 2 piani, e i posti auto totali saranno 1.800, di cui 763 pubblici e 1.037 pertinenziali), numeri che sopravanzano gli standard definiti per legge.

Fra le istanze recepite nella stesura del progetto definitivo, sono presenti le modifiche alla viabilità introdotte per ‘attenuare l’impatto indotto dal nuovo insediamento’. Due le proposte: un nuovo mini-tunnel lungo la direttrice corso Unità d’Italia/corso Trieste; oppure – ipotesi ventilata come più realisticamente attuabile in tempi brevi – una corsia di bypass lungo la stessa direttrice, che permetterebbe ‘di incrementare di circa il 30% il deflusso in direzione sud-nord, a costi contenuti, (…) con una nuova viabilità di accesso da ricavare all’interno delle aree del comprensorio Smat’’. L’assessore Curti precisa: “In ogni caso, gli interventi saranno affrontati anche con il Comune di Moncalieri e alla luce delle trasformazioni complessive, compreso l’attestamento della linea 1 della metropolitana in piazza Bengasi”.

Una menzione a parte la meritano i 23mila mq. di verde assoggettati all’uso pubblico e i 260 alberi che attualmente circondano l’edificio abbandonato all’incuria: il pcc ne prevede l’abbattimento di 217 (per quantificare, un valore ornamentale di 380 mila euro). Altri 30 saranno abbattuti lungo via Ventimiglia e corso Maroncelli, dove ce ne sono 73. Le opere compensative, però, superano di gran lunga la cifra degli abbattimenti: saranno messi a dimora 645 nuovi alberi in tutto, di cui 495 di nuovo impianto (279 all’interno della proprietà e 216 distribuiti tra via Ventimiglia, corso Maroncelli e il ‘rinverdimento’ del Parco ‘Italia ’61’). Infine si è pensato anche a rimpiazzare 150 alberi sulla via Ventimiglia.

Ultima novità introdotta è la ‘cabina di regia’: una formazione composta dai promotori dell’intervento (in particolare, i progettisti, i Settori comunali interessati e la Circoscrizione 9), che individuerà forme adeguate di partecipazione del territorio.

Gli oneri di urbanizzazione, non a scomputo ma da versare interamente, ammontano a 5,2 milioni di euro; mentre le opere di urbanizzazione, tra opere interne, esterne, pista ciclabile, viabilità della rotonda Maroncelli, piazza interna, percorsi pedonali e parcheggio privato ad uso pubblico, hanno un valore stimato in 23,5 milioni di euro.

“Il progetto di recupero funzionale di questa straordinaria opera architettonica  – ha commentato l’assessore Curti – può diventare un’occasione importante per ricomporre in modo organico parti di territorio, e l’istituzione di una cabina di regia è il segno della volontà dell’Amministrazione di coinvolgere in modo positivo tutti gli attori toccati dal progetto, compresi quelli espressione del territorio”.

La proprietà e gli operatori, a fronte dell’approvazione di questa mattina, si sono così espressi: “Pentagramma e Corio esprimono soddisfazione per la decisione della Giunta comunale. Il Palazzo del Lavoro diventerà una struttura commerciale dal forte impatto emozionale e senza uguali in Italia. La rivisitazione della parte interna sarà caratterizzata dall’integrazione con il tessuto urbano e consentirà agli abitanti della zona di avere a disposizione un’ampia offerta di servizi: area gourmet con ristorazione e vendita di prodotti di alta qualità, negozi dedicati alla famiglia, alla moda e al tempo libero. La gestione sarà orientata agli eventi, con particolare cura a iniziative didattiche e di socializzazione. Pentagramma e Corio assicurano inoltre la piena collaborazione alla Cabina di regia”.

Il progetto del nuovo Palazzo del lavoro sarà presentato da Corio al Convegno “Italy: great projects for great players”, in programma giovedì al Mapic di Cannes, la più importante fiera internazionale dedicata allo sviluppo commerciale dei centri urbani.