E’ crisi nera per il Porto di Gioia Tauro

Riunione del coordinamento dei portuali di Gioia Tauro (RC) per fare il punto sulla crisi che sta investendo da alcuni mesi lo scalo. “Alla riunione di coordinamento allargato a tutti i lavoratori, tenuto conto della situazione in atto, hanno partecipato –  si legge un documento – Domenico Macrì, segretario del coordinamento portuali Sul Gioia Tauro, Daniele Caratozzolo, segretario provinciale Sul – Comparto Trasporti, Vincenzo Malvaso, segretario provinciale del Sul, Carmelo Cozza, segretario regionale Sul Calabria e Salvatore Morabito, segretario nazionale Sul. E’ intervenuto, inoltre, Antonio Bottiglieri, presidente del Consiglio comunale di Rosarno. I lavoratori hanno particolarmente sentito l’invito e hanno partecipato numerosi alla riunione. Si deve ripartire in modo deciso per riaccendere i riflettori sulla crisi in atto. Questo è quanto è emerso dal confronto con i lavoratori che si è protratto fino al tardo pomeriggio”.

“L’analisi eseguita su quanto sta accadendo – si legge ancora – è stata impietosa: l’accordo sulla Cigs, firmato la scorsa estate, non ha prodotto alcun risultato né dal punto di vista dell’aumento dei volumi, né dal punto di vista dell’attenzione del governo che ha ridotto i finanziamenti sul porto e ha spostato i propri interessi verso i porti del Nord Italia; l’Apq sulla logistica è completamente fermo, nonostante i progetti siano immediatamente cantierabili e si registra il continuo disimpegno di Rfi e della politica. Si è concordato – prosegue la nota – di coinvolgere l’opinione pubblica con iniziative che interessino tutti, cominciando dal territorio attraverso le istituzioni e attraverso la politica che ha davvero a cuore il destino del porto e dei suoi lavoratori per portare chiaro il messaggio a livello centrale che la situazione potrebbe diventare esplosiva a livello sociale se immediatamente non ci si attiva complessivamente per riportare Gioia Tauro ai livelli che le competono”.

“Le potenzialità, è inutile rimarcarlo, esistono tutte, considerata la centralità dello scalo che fino ad appena 5 mesi fa – si legge in conclusione – era uno dei primi del Mediterraneo”.