Premio Orione Messina 2011

Hanno avuto inizio lunedì 7 novembre 2011 i lavori della Commissione nominata per l’assegnazione del Premio “Orione” 2011.

Il Premio “Orione”, assegnato a otto personalità messinesi che si siano distinte nel mondo della storia, dell’arte, della medicina, del diritto, della culturale e del sociale, vuole contribuire a rendere ulteriormente vitale il già fertile panorama socio-culturale della Provincia di Messina.

La Commissione, presieduta dal dott. Mario D’Agostino, Assessore alle Politiche Culturali della Provincia Regionale di Messina, è composta dal sig. Rosario Fodale, dal dott. Giovanni Ferlazzo, dal prof. Orazio Catarsini, dal prof. Salvatore Restivo, dal prof. Domenico Venuti, dal prof. Giuseppe Cavarra, dal dott. Armando Pesco, dal prof. Giovanni Giacobbe, dal prof. Claudio Stazzone e dalla dott.ssa Lucia Gaberscek.

La cerimonia per la consegna del Premio avrà luogo il prossimo 17 dicembre 2011.

La denominazione del premio è da ricondurre a “Orione”, mitico fondatore della città di Messina e sul quale giungono fino a noi numerose versioni della sua leggenda. Narra Salvino Greco, nell’opera “Miti e leggende di Sicilia” che, “[…] tantissimi secoli fa, il re Zanclo, volendo dare una sistemazione migliore al porto e alla città, chiamò a sé un grande genio di allora, un certo Orione che aveva fama di essere il migliore architetto del mondo. Per Zanclo Orione costruì una grande reggia e, nell’odierna zona dei laghi di Ganzirri, uno splendido tempio dedicato a Nettuno, il dio del mare, ricco di opere d’arte e ornato d’imponenti colonne che, centinaia di anni dopo, caduto il tempio, furono recuperate e utilizzate per abbellire l’antico Duomo di Messina. Orione in Zancle realizzò anche altre mirabili opere, costruì il promontorio del Faro, per avvicinare la costa siciliana a quella calabra e, con l’accumulo dei detriti collinari, formò davanti alla città una peni soletta a forma di falce, da lui detta Acte, che oggi chiude e delimita l’ampio porto di Messina. Fatte queste cose, Orione se ne tornò tra la sua gente e poi morì, secondo una leggenda, nell’isola di Creta. […] Ma qualunque siano la nascita e la fine di questo personaggio-eroe, la leggenda lo vuole costruttore nella primitiva Zancle. A lui, perciò, l’antico Senato messinese volle dedicare un monumento che tramandasse ai posteri la loro origine e la loro discendenza semidivina […]”.  La fontana di Orione, definita dallo storico d’arte Berenson “la più bella fontana del Cinquecento europeo”, fu commissionata dal Senato allo scultore toscano Giovan Angelo Montorsoli e ultimata, dopo quattro anni di lavori, nel 1553.