Patrizia Reguzzelli sgozzata dall’amante del marito

Trovata in una pozza di sangue in via Lago Malaspina, vicino solo ad un parco e a un cantiere della Brebemi. È morta così alla periferia di Pioltello, Patrizia Reguzzelli, 58 anni di Milano, per mano dell’amante del marito di 28 anni, medico milanese. La dottoressa aveva fissato un appuntamento con la vittima, si era portata da casa un coltello da cucina. Ai carabinieri la donna ha raccontato che “non era soddisfatta dell’andamento della relazione”, voleva avere un chiarimento con la donna.

Una breve discussione, poi il medico ha estratto il coltello. Un solo colpo, sferrato con precisione, alla gola. Poi l’ha trascinata per alcuni metri sull’asfalto fino all’auto e l’ha lasciata lì a morire. Poi è fuggita sulla sua Volvo. È bastato contattare i familiari, il marito in particolare, perché il quadro si facesse più chiaro. L’amante è stata convocata in caserma. Interrogata per ore è crollata ammettendo tutto. Così si è risolto il giallo di Pioltello, rivelandosi un delitto passionale.

Un delitto d’impeto, tant’è vero che l’assassina aveva scelto un luogo isolato, ma senza prendere precauzioni né riguardo ai suoi contatti con la vittima nelle ore precedenti, né sul modo per fuggire dagli occhi di qualcuno particolarmente attento che infatti ha segnalato la presenza della sua auto ai carabinieri.