Messina ricorda i caduti per la Patria

Giornata di ricordi ieri a Messina. La Brigata meccanizzata “Aosta”, gloriosa e pluridecorata Unità dell’Esercito italiano di stanza in Sicilia, ha organizzato la cerimonia di commemorazione dei Caduti per la Patria nella Cappella dei Reduci, sita nel vialetto posto alla sinistra dell’ingresso principale del Gran Camposanto, edificata nel 1893.

Hanno preso parte all’evento il Prefetto della Provincia di Messina, dott. Francesco Alecci, il Comandante del 24° reggimento artiglieria terrestre “Peloritani”, Colonnello Aldo Vergano, in rappresentanza del Comandante del Distaccamento Comando Brigata “Aosta”, Colonnello Antonio Alecci, e una rappresentanza formata dal personale dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.

Alle 8.15, dopo un momento dedicato al ricordo del sottotenente Enzo Geraci (Medaglia d’Oro al Valor Militare per le epiche gesta compiute nel primo conflitto mondiale) e dei militari del 25° reggimento artiglieria da costa (periti a causa di un’esplosione il 27 dicembre 1888 nel forte “Polveriera”) di fronte ai rispettivi monumenti, ha avuto inizio la cerimonia.

Le Autorità hanno deposto una corona di alloro sul piccolo altare presente nella Cappella e gli onori sono stati resi da un Picchetto in armi del 24° reggimento “Peloritani”. Dopo le note del “Silenzio” il 1° Cappellano militare Capo della Brigata “Aosta”, mons. Mario Raneri, ha dato lettura della Preghiera per i Caduti.

Alle 9.30 presso il Sacrario Militare di Cristo Re, S.E. Monsignor Calogero La Piana, Arcivescovo metropolita di Messina Lipari e S. Lucia del Mela, ha officiato una funzione religiosa per ricordare i militari caduti per la Patria.

All’evento, organizzato dalla Brigata “Aosta”, hanno preso parte le Autorità civili, militari e religiose della città di Messina. Giova ricordare il Prefetto della Provincia di Messina, dott. Francesco Alecci, il Comandante interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale C.A. Lucio Nobili, il Questore Vicario della Provincia di Messina, dott. Maurizio Ficarra, il Comandante del 5° reggimento fanteria “Aosta”, Colonnello Giovanni Riccioni, in rappresentanza del Colonnello Antonio Alecci Comandante del Distaccamento Comando Brigata “Aosta”, il Comandante del Distaccamento della Marina Militare di Messina, Capitano di Vascello Santo Legrottaglie, il Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, Capitano di Vascello Antonio Musolino, il Comandante Provinciale di Messina dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Claudio Domizi, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Decio Paparoni, il Comandante del 24° reggimento artiglieria “Peloritani”, Colonnello Aldo Vergano, il Comandante del Reparto Comando e Supporti Tattici “Aosta”, Tenente Colonnello Giuseppe Spadaro, il Tenente Colonnello Francesco D’Arrigo in rappresentanza del Direttore del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Messina, Colonnello Michele Tirico, e il Cap. Lino La Rosa, in rappresentanza del Comandante della Polizia Municipale di Messina, Generale Calogero Ferlisi. Erano, inoltre, presenti il dott. Pippo Isgrò, Assessore alle Politiche del Mare del Comune di Messina, e la dott.ssa Maria Perrone, Assessore alle Pari Opportunità della Provincia Regionale di Messina, in rappresentanza, rispettivamente, dell’on. Giuseppe Buzzanca (Sindaco della città di Messina) e dell’on. Nanni Ricevuto (Presidente della Provincia Regionale di Messina). Numerose, infine, le rappresentanze dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Provinciale, della Polizia Municipale di Messina, dell’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate, della Croce Rossa Italiana, dell’Istituto del Nastro Azzurro, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Nutrita, inoltre, la cittadinanza presente.

La funzione religiosa è stata animata dal Coro della Cappella di S. Matteo del Comando Provinciale di Messina della Guardia di Finanza.

Messina ricorda i suoi caduti, le cui salme sono raccolte nell’imponente costruzione che domina la città. Il sacrario, infatti, è situato nella cripta ricavata alla base del tempio dedicato a Cristo Re, edificato su uno sperone roccioso e delimitato dal viale Principe Umberto. Inaugurato il 28 ottobre 1937 e danneggiato dai bombardamenti del 1943, il Sacrario venne successivamente restaurato ed oggi vi sono custoditi i resti di 110 caduti della Prima Guerra Mondiale (1915-18) e di 1.288 caduti della Seconda Guerra Mondiale, dei quali 161 rimasti ignoti, in gran parte morti nel 1943 nei combattimenti per la difesa dell’isola. Al centro della cripta, in corrispondenza dell’apertura verso il soprastante tempio, si trova una grande statua di marmo che raffigura il “fante morto”, opera dello scultore messinese Antonino Bonfiglio, contornata da otto belle colonne scanalate disposte ad ottagono. Sul fondo l’esedra con l’altare in marmo. I loculi individuali dei caduti sono disposti lungo le pareti della cripta e sono sigillati con lapidi in marmo che ne riportano le generalità. In una lapide sono ricordati i nominativi di ventuno marinai caduti nella battaglia di Punta Stilo il 9 luglio 1940.