Conclusa la manifestazione dedicata al poeta cantastorie Turiddu Bella

Si sono concluse ieri, sabato 29 ottobre, nella Sala Conferenze della Provincia Regionale di Siracusa (Via Brenta, 47) le celebrazioni per il centenario del poeta e scrittore dialettale Turiddu Bella (Mascali, 1911-Catania, 1989), svoltesi in concomitanza con il 21° Trofeo di Poesia Popolare Siciliana.

La giornata di studi, organizzata dal Centro studi Turiddu Bella, ha preso il via con i saluti dell’on. Egidio Ortisi in rappresentanza dell’Assessorato alla Cultura e Identità Siciliane, che ha sottolineato come le storie cantate da Bella diano la misura di come sono cambiati i costumi e le tradizioni popolari.

Il coordinatore Corrado Di Pietro e la Presidente del Centro Studi, Maria Bella, hanno poi ringraziato il Comune di Mascali che ha intitolato una Via al poeta e scrittore, l’Associazione poeti e scrittori, il Lions Club “Siracusa Host” e i dirigenti delle scuole di Siracusa che hanno assegnato un credito formativo per la partecipazione degli alunni al convegno.

Ad aprire i lavori è stato Salvatore Riolo, docente di Lingua e dialetto nella facoltà di Scienze della comunicazione all’Università di Catania, con un intervento sulla cultura del dialetto. Il docente ha sottolineato lo scarto tra il dialetto circolante e quello usato dai poeti dialettali. L’etnoantropologo Luigi Lombardo ha parlato della differenza tra “cantastorie” e “cuntastorie” (canto da una parte, narrazione dall’altra) che tuttavia hanno una radice comune nella trasposizione mitica della storia. Alfio Patti, scrittore e cantastorie, si è soffermato sulla differenza tra vecchi e nuovi cantastorie (i secondi parlano di sentimenti con più immediatezza dei primi).

Ad allietare il pubblico presente si sono alternati sul palco cuntastorie e cantastorie tra cui Giovanni Virgadavola (Vittoria), Luigi Di Pino (Riposto), Fortunato Sindoni (Barcellona Pozzo di Gotto), Luciano Busacca (Vittoria), Ignazio Di Blasi (Valle del Belice) che hanno portato in scena testi scritti da Turiddu Bella.

Il momento della premiazione del 21° Trofeo di Poesia Popolare ha visto protagonisti venti poeti provenienti da tutta la Sicilia, selezionati tra 113 partecipanti. Ai premiati presenti è stata consegnata, in premio, una targa di cristallo in ricordo del centenario di Turiddu Bella. Le poesie vincitrici sono state pubblicate sulla rivista Ethnos, edita dal Centro Studi “Turiddu Bella”.

Alla ripresa dei lavori il poeta e saggista Giuseppe Cavarra ha ricostruito la vita di Turiddu Bella, a partire dall’autobiografia inedita intitolata “La mia storia”: trecento pagine dattiloscritte in cui il poeta di Mascali si racconta, tra ricordi, storie e tradizioni. “Tre sono le parole chiave per capire la figura e l’opera di Bella, – ha detto Cavarra – ‘Storia’ intesa come storia di vita vissuta, ‘ritorno’ come rievocazione dei ricordi e ‘confessione’, intesa non come ansia di liberazione o salvezza ma come assunzione di responsabilità, impegno e giustizia”.

“La celebrazione del ricordo del grande poeta dei cantastorie Turiddu Bella in occasione del centenario dalla nascita – ha concluso Corrado Di Pietro, rinnovando l’appuntamento per il prossimo anno con il 22° Trofeo di Poesia popolare – è stata l’occasione per ricordare tutti i cantastorie di Sicilia che con i loro racconti e canti ci hanno trasmesso e continuano a trasmettere storie, tradizioni e costumi”.

Nella foto da sinistra: Maria Bella, Alfio Patti, Corrado Di Pietro e Giuseppe Cavarra.