Macellazione rituale islamica nel rispetto di tutti

“Lo scorso anno in occasione della Festa grande islamica abbiamo registrato un salto quantitativo molto importante di macellazioni effettuate nei macelli autorizzati, con un aumento di quasi il 60% rispetto all’anno precedente e questo ci dice che la strada dell’informazione e della collaborazione con le comunità islamiche dà buoni frutti sul piano della legalità e della reciproca comprensione. Ovvio che, incoraggiati dai risultati già raggiunti, si prosegua sulla strada intrapresa”. Così Roberta Rivi, assessore provinciale ad Agricoltura e Benessere animale, ha presentato questa mattina nella sede della Provincia di Reggio Emilia l’accordo raggiunto anche quest’anno in vista della Festa “Grande” islamica per garantire la macellazione rispettosa della tradizione religiosa, ma anche delle leggi e del benessere degli animali.

Con l’assessore Rivi anche Franco Corradini, assessore alla Coesione sociale del Comune di Reggio Emilia, Antonio Cuccurese direttore del Servizio veterinario Ausl, i rappresentanti delle comunità islamiche con gli Imam Abu Abdelrahman e Baraa el Obaidi e rappresentanti di enti ed associazioni che hanno collaborato all’accordo.

Quest’anno i musulmani celebreranno la Festa del Sacrificio (Id al Adha), o “Festa Grande”, che ricorda il Sacrificio di Abramo, il 6 di novembre e nei tre giorni successivi. Il rito che si pratica nel corso della festività richiama il sacrificio sostitutivo effettuato con un montone dal profeta Abramo, in obbedienza al comando divino di sacrificargli il figlio Ismaele, prima di venire fermato dall’Angelo. Nei giorni della “Festa Grande” i musulmani sacrificano come Abramo un animale che deve essere fisicamente integro ed adulto e che può essere un ovino, un caprino od un bovino.

“Nel corso dei tre giorni della macellazione rituale islamica del 2010 – ha aggiunto l’assessore Rivi – nelle cinque strutture autorizzate in provincia di Reggio Emilia (a Reggiolo, Rio Saliceto, Correggio, Bagnolo, Carpineti) sono stati in totale macellati con rito islamico e previo stordimento un totale di 897 ovicaprini e 20 bovini, ben 331 in più rispetto all’anno precedente”.

I servizi veterinari hanno ricevuto lo scorso anno una sola segnalazione, effettuando il sequestro di un caprino a Gualtieri per macellazione clandestina.

“Anche questa rappresenta una rilevante esperienza di dialogo interculturale – ha tra l’altro detto l’assessore alla Coesione sociale del Comune di Reggio Emilia, Franco Corradini – che conferme come a Reggio Emilia in questi anni si sia sempre lavorato per trasformare anche possibili occasioni di conflitto in importanti momenti di confronto”.

La novità di quest’anno è che nel materiale informativo viene fornito anche un elenco di macellerie ‘etniche’ presenti in provincia e presso le quali è possibili procurarsi la carne o gli animali macellati con rito Halal.

Nel corso della presentazione, è stato anche sottolineato come il problema della sicurezza alimentare riguarda tutti. Il rito della macellazione rituale, in occasione della Festa di Abramo, è da tempo all’attenzione della Provincia, al fine di ricercare soluzioni che siano rispettose delle tradizioni religiose, delle normative vigenti e del diritto dell’animale ad evitare inutili sofferenze. In tal senso si è cercato di costruire un percorso comune con le comunità islamiche locali e le associazioni a tutela degli animali.

In relazione alle norme di macellazione, è stato nel merito predisposto del materiale documentale – informativo, in diverse lingue, relativo alle modalità di macellazione rispettose delle tradizioni religiose, ma anche delle normative vigenti in materia di igiene, sanità e benessere animale.

Il materiale informativo è stato diffuso presso le comunità islamiche tramite gli uffici Urp di tutti i Comuni reggiani. Del gruppo di lavoro sulla macellazione rituale-religiosa hanno fatto parte i rappresentanti diProvincia di Reggio Emilia, Comuni sede di distretto (Reggio Emilia, Scandiano, Castelnovo Monti, Montecchio, Guastalla e Correggio), Azienda Usl di Reggio Emilia, associazioni degli immigrati di religione islamica, Comandi di Polizia municipale, Enpa e  associazioni di protezione animale.