I giovani sono presenti anche in silenzio

La complessiva impressione di superficialità e disimpegno che spesso ruota attorno al mondo giovanile, viene comunque contraddetta dai numerosi esempi di impegno sociale che, in misura sempre continua, si esplicano nelle attività di volontariato. Di sicuro sono attività che non vogliono clamore o pagine di giornali ma che, quotidianamente, impegnano migliaia di ragazzi, nei tanti settori dove v’è bisogno di aiuto e solidarietà. E, bisogna dirlo, le iniziative “no profit” sono in crescita impressionante. Evidentemente nei giovani esiste una volontà di fare qualcosa di utile. Il desiderio di credere in qualcosa serpeggia sottopelle anche nella nostra generazione che si vuole arida ma che attende solo la scintilla giusta per esplodere in una miriade di iniziative sociali ed umanitarie. I campi del volontariato giovanile sono davvero molteplici e vanno dall’assistenza ai bambini maltrattati, all’assistenza agli anziani, dalle visite ai reparti ospedalieri alle attività ambientalistiche, dall’assistenza ai portatori d’handicap fino alle attività parrocchiali.

Insomma il campo dell’intervento umanitario è davvero immenso e i giovani non si perdono. Oltretutto la crescita del fenomeno è stata anche recepita dai politici che, da pochi anni, hanno varato la legge quadro sul volontariato che prevede una serie di criteri ai quali attenersi nell’esplicazione di tale attività. Ma molte associazioni, per mantenersi libere da influenze e condizionamenti, non perfezionano con atto formale le proprie attività ma si limitano ad operare nell’ombra discreta.

C’è anche questo, insomma, e più volontariato di questo?! Ovviamente, la vocazione al volontariato non nasce a caso, ma è il risultato di una seria educazione alla sensibilità e alla solidarietà che nasce prima in famiglia e poi coltivata a scuola ed in parrocchia. Sicuramente il fenomeno del volontariato deve crescere ancora, l’educazione ad esso deve lievitare perché il futuro non ci si presenta certamente roseo: gli emarginati ci saranno, gli anziani soli anche, gli immigrati si moltiplicano e vi saranno nuove povertà da aggiungere alle tradizionali del Terzo Mondo. Se è vero, come si va leggendo di qua e di là, quello che sostengono eminenti economisti, che il lavoro di sicuro, e purtroppo, diminuirà ancora, allora ci sembra giusto e indispensabile stimolare l’operazione volontariato per aiutare il prossimo ad una vita vivibile.