Eurocoop Vibo Valentia Uil e Cisl chiedono responsabilità

“Non sappiamo quale scuola sindacale abbiano frequentato, quanti oggi appaiono sulla stampa in nome e per conto di una Organizzazione sindacale che fino ad ora ha svolto un ruolo assolutamente marginale nell’intera vertenza Eurocoop. Tutta la formazione da noi effettuata e quindi l’esperienza conseguita nella nostra lunga attività sindacale, ci ha insegnato che i tavoli per la risoluzione delle vertenze non si ottengono con atteggiamenti infantili o patetiche richieste di invito,  tantomeno lamentando esclusioni da riunioni che altri hanno procurato, quanto costruendo rapporti ed opportunità con chi ha il compito di rappresentare le istituzioni e soprattutto ottenendo la delega e la fiducia da parte dei lavoratori che si dovrebbero a quel tavolo rappresentare. Oggi questo credito, in un periodo di qualunquismo spinto, è merce assai rara ma che può comunque essere ottenuto, non come pensa qualcuno con alleanze più o meno confessabili e con comunicati auto incensatori. Si ottiene credito, fiducia e stima dei lavoratori se si è capaci di guardare “oltre”, trovare soluzioni anche quando queste non sono a portata di mano, inventandosi strumenti nuovi, percorrendo strade finora mai percorse e proponendo alle Istituzioni  possibili sbocchi anche per le vicende più contorte e difficili. Questa e nient’altro è la storia di questi 164 lavoratori della Eurocoop per i quali oggi, proprio come quattro anni fa,  è assolutamente necessario trovare soluzioni nuove che possano scongiurare la loro espulsione dal mondo del lavoro. La storia si ripete esattamente uguale, così anche in questi giorni, come quattro anni fa, alcuni (pochissimi in verità) si “spremono le meningi” e fanno lunghe ed estenuanti anticamere negli uffici della Regione, quando avvertono indifferenza o incapacità testardamente pretendono di essere ascoltati e quindi organizzano  proteste anche eclatanti e dure dei lavoratori, Insomma da sindacalisti che sanno fare il proprio mestiere mettono in campo tutto ciò di cui sono capaci ed anche di più. Oggi, come allora, c’è qualcuno che seppur scettico ma in buona fede sta ad ascoltare  per cogliere la possibile soluzione , c’è chi non capisce ma si adegua, e poi ci sono i detrattori che pur professando il desiderio di tutela dei lavoratori sperano che non si arrivi a nessuna soluzione perché non sono loro a proporla. La grande novità oggi, rispetto a quattro anni fa è che qualcuno pensa di denigrare il nostro lavoro, cercando di attribuirsi dei meriti che possano giustificare la loro mediocre azione sindacale. Oggi ci dovrebbero dire quanti  esaltano il proprio ruolo in questa vertenza, se intellettualmente onesti, quale degli elementi del raggiunto accordo con la Regione che salverebbe i lavoratori, sapientemente e dettagliatamente elencati e spiegati ai lettori dei quotidiani locali, sia frutto delle proposte da loro messe in campo, e precisamente in quali circostanze abbiano suggerito all’Azienda la possibilità di partecipare al bando regionale che faceva intravedere una soluzione, con quali mezzi e capacità persuasive abbiano portato l’Assessorato all’Ambiente al tavolo regionale del quale si fregiano il risultato finale, in quale circostanza abbiano individuato i 200 mila euro che la Provincia potrebbe mettere a disposizione una volta superati gli ostacoli tecnici. Pensiamo, invece che  abbiano grande difficoltà ad indicarne alcuna perché nessuna delle proposte accolte da Regione e Provincia è partita da iniziative o suggerimenti di chi oggi è convinto di essere stato protagonista di tutte le iniziative fin qui intraprese. E’ sotto gli occhi di tutti che un eventuale risultato è frutto delle iniziative di CISL e UIL, delle dure lotte dei lavoratori, delle loro continue trasferte a Catanzaro accompagnati dai segretari Pititto e Prestia, a rischio di denunce e dell’incolumità personale. La presenza di rappresentanti dell’organizzazione sindacale, che oggi campeggia su tutti i quotidiani locali   e che a suo modo di dire, si fregia  di aver conquistato la “Bastiglia”, la si aveva di tanto in tanto e solo se questi venivano a sapere dai giornali di iniziative presso questo o quell’Assessorato, quindi comparivano a fare da tappezzeria laddove non rappresentavano addirittura elemento fuorviante.

Infatti, mentre i lavoratori scioperavano rinunciando al salario e sostenendo un estenuante occupazione presso la sede dell’Amministrazione Provinciale, sfociata in presidio presso gli uffici della Regione, venerdì sui giornali locali campeggiava forte la denuncia di un esponente di quella Organizzazione sindacale sullo stato di abbandono e sporcizia del Tribunale,  uno dei siti in cui operano questi lavoratori in sciopero. Per quale motivo quella denuncia ? Per mettere in atto azioni di semplice benevolenza nei confronti del dirigente del Tribunale oppure nel tentativo di sminuire e svuotare la lotta dei lavoratori spingendo alla loro sostituzione per ottenere la pulizia dei locali? Proprio un bell’esempio di tutela dei lavoratori e delle loro prerogative da parte della Cgil! D’altronde questa organizzazione sindacale , ci sta facendo abituare a simili stranezze messe in atto anche in altre vertenze.

A noi poco importa delle necessità che  a livello locale hanno  alcuni Dirigenti per la smania di apparire quali protagonisti in vicende nelle quali hanno svolto semplicemente il ruolo di comparsa tentando come si suol dire d’imbiancare la facciata. Noi andiamo per la nostra strada che è poi quella di stare al fianco dei lavoratori, dar loro non solo speranze ma possibilmente certezze e risultati, pretendendo non risposte a tempo e circoscritte ad un solo anno e se per la Cgil ed il suo Segretario  queste sono “solite manfrine” evidentemente questa organizzazione ha capito ben poco e continuerà a rappresentare i numeri e le percentuali non certo esaltanti  che oggi rappresenta”. E’ quanto scrivono in una nota congiunta il segretario generale della Cisl Sergio Pititto ed il segretario generale della Uil sulla vertenza Eurocoop.